Fisco, Proposta Cgil: 100 euro
di tasse in meno per i dipendenti

L’obiettivo primario è quello di diminuire le tasse mediamente di 100 euro al mese per i lavoratori dipendenti e i pensionati: come farlo? Impostando una manovra sul fisco per i prossimi tre anni, ma che entri in vigore già dal 2010, riducendo la pressione fiscale sul lavoro dipendente complessivamente per 20 miliardi, avviando una riforma del sistema fiscale.

Sono le proposte della campagna nazionale di sensibilizzazione CGIL «Più evadono, più paghi» presentata il 14 dicembre dal leader Guglielmo Epifani e dal segretario confederale Agostino Megale. Una riforma che sposta la pressione sulle transazioni finanziarie, sulle rendite finanziarie, e sulle grandi ricchezze, oltre a recuperare l'evasione fiscale, che, secondo la CGIL vale 110 miliardi. «Il prelievo fiscale sul lavoro dipendente e sulle pensioni - ha detto Epifani - è il più alto d'Europa».

«Queste proposte, se attuate, consentirebbero di ripristinare un minimo di equità fiscale in un Paese che premia i ricchi e gli evasori e continua a tartassare il lavoro» ha commentato mercoledì 16 dicembre Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL. «Solo a Bergamo diversi miliardi di euro (3-5 miliardi) rientreranno attraverso lo scudo fiscale pagando un’imposta ridicola del 5%. Il Governo che utilizza il Tfr dei lavoratori per finanziare la missione in Afghanistan e le spese correnti, pensa già di riproporre un altro scudo fiscale. È ora di dire basta!».

Ridurre la pressione fiscale sul lavoro è possibile, attraverso il recupero dell'evasione fiscale, la definizione di una imposta sulle grandi ricchezze e l'aumento dell'aliquota fino al 20% sulle rendite finanziarie, spostando fino a 20 miliardi di euro a favore di lavoratori e pensionati facendo in modo che altri che possono paghino di più. Solo con le misure antievasione si libererebbero 19,8 miliardi per ridurre le tasse.

La CGIL propone di partire con la riforma dell'Irpef dal 2010 per 19,8 miliardi in tre anni attraverso le detrazioni di imposta per il 2009 e 2010 per circa 9 miliardi, l’abbassamento della prima aliquota dal 23 al 20%, misure per studenti e giovani lavoratori e credito d'imposta per ricerca, formazione e innovazione.

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