Crisi, si può uscire con un'alleanza
fra banche, politica e imprese

Solo un'alleanza forte fra banche, politica e imprese permetterà alle imprese di uscire dalla profonda crisi che ha colpito anche il nostro Paese. Serve più coraggio nell'investire e credere nel futuro delle imprese che operano sul territorio. È il parere dei banchieri che hanno partecipato al convegno organizzato a Bergamo dalla Compagnia delle opere sul tema: «Per un patto di sviluppo delle piccole-medie imprese (Pmi). Il ruolo del governo, della Regione, delle banche».

All'appuntamento sono intervenuti anche il ministro per la Semplificazione normativa e il governatore della Lombardia (e candidato presidente della Regione) Roberto Formigoni.
Calderoli ha ricordato la grande importanza, in questa fase, della semplificazione normativa, la necessità di un Fisco più equo e del federalismo fiscale. Ma ha anche sottolineato la necessità che si prosegua con la lotta agli sprechi nell'ambito del lavoro: e non si è lasciato scappare l'occasione per evidenziare che, nonostante il recupero alla produzione dei «fannulloni», il costo del lavoro è aumentato.
Formigoni invece ha posto l'accento sull'esempio proposto dal «modello Lombardia» e sulla capacità dimostrata dalla Regione di fare squadra ai diversi livelli: i risultati citati sono i successi nel campo delle infrastrutture. Ma anche toccato il tema dell'impegno del Pirellone nella lotta alla crisi e, per esempio, nel rilancio degli aeroporti.

I lavori sono stati aperti dal presidente del consiglio del gruppo di gestione di Ubi banca, Emilio Zanett,i e dal presidente del Credito Bergamasco, Cesare Zonca. In campo bancario erano presenti il presidente del gruppo Monte Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, e il presidente del consiglio di sorverglianza di Ubi Banca, nonché presidente dell'associazione nazionale Banche popolari, Carlo Fratta Pasini. L'incontro è stato moderato da Carlo Vimercati, membro dell'esecutivo della Cdo di Bergamo.

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