Tornano a crescere le assunzioni
Ma il gap da colmare resta grande

L'occupazione prova a rialzare la testa, a partire dai contratti a termine e dal terziario che dà 6 assunzioni su 10. Anche l'industria cerca di riprendere vigore. Ma il bilancio per ora resta in perdita.

L'occupazione prova a rialzare la testa, a partire dai contratti a termine e dal terziario che dà 6 assunzioni su 10. Anche l'industria cerca di riprendere vigore. Ma il bilancio per ora resta in perdita. Il rapporto dell'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro relativo al primo semestre di quest'anno evidenzia una crescita delle assunzioni a Bergamo del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Vuol dire 1.550 avviamenti al lavoro in più. Ma è ben poca cosa. Nel primo semestre dell'anno scorso le assunzioni erano crollate di circa 20 mila unità.

Che le assunzioni siano tornate a salire è senz'altro un buon segnale. Anche l'ultimo consuntivo regionale sul tasso di disoccupazione ha evidenziato un calo dal 6,3% del primo trimestre al 5,5% del secondo e si può immaginare che il trend a Bergamo, storicamente sotto la media, possa essere in linea.

I numeri confermano però ciò che gli addetti ai lavori avvertono sul campo da tempo: la provincia non sta creando nuova occupazione, o lo sta facendo in misura marginale rispetto alle perdite registrate. Dal rapporto emergono infatti indicazioni che per ora non lasciano tranquilli sul fronte lavoro. La provincia bergamasca non è fra le più dinamiche in Lombardia e appare recuperare meno di altri territori.

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