Torna a crescere il mercato della birra
In prima fila sei aziende bergamasche

Qualificata partecipazione delle aziende bergamasche alla edizione 2010 del «Brau Beviale», fiera specializzata per il settore della birra, in corso di svolgimento a Norimberga.

Qualificata partecipazione delle aziende bergamasche alla edizione 2010 del «Brau Beviale», fiera specializzata per il settore della birra, in corso di svolgimento a Norimberga.

«Contrariamente all'edizione precedente ed alla fiera di Monaco dello scorso anno – dice l'ing. Ugo Moretti responsabile della divisione CO2 della Tecno Project Industriale di Curno – il mercato sembra dare segnali di nuovo interesse. Molta attenzione abbiamo registrato soprattutto verso le soluzioni innovative come l'autoproduzione della CO2 dai fumi di combustione che oltre a vantaggi economici è una soluzione ecologicamente all'avanguardia azzerando le emissioni di gas serra».

A rappresentare la Bergamasca oltre a Tecno Project Industriale di Curno (impianti per la produzione ed il recupero della CO2), Vinservice di Bergamo (specializzata nelle attrezzature vinicole), System Plast di Telgate (catene di plastica trasporti bottiglie e lattine), il gruppo Co.Mac di Bonate Sotto (impianti di imbottigliamento) ed infine il gruppo SMI di San Giovani Bianco (che produce dalle soffiatrici per PET a diversi tipi di confezionatrici).

La fiera in corso di svolgimento a Norimberga rappresenta l'appuntamento di maggior rilievo del panorama mondiale potendo contare su 1400 espositore (95 italiani) e qualcosa come 34 mila visitatori. Il fabbisogno quotidiano di liquidi è coperto, nei cosiddetti mercati saturi, come l'Europa occidentale, il Nord America e l'Australia, da bevande confezionate per il 66 %. Nei mercati che vanno maturando, come l'Europa dell'Est e l'America Latina, si arriva invece al 22 %; in mercati ancora in fase di sviluppo, come l'Asia, il Medio Oriente e l'Africa, la quota delle bevande confezionate rappresenta solo il 10 % del fabbisogno quotidiano di liquidi (Euromonitor International).

A livello mondiale la bevanda confezionata più consumata nel 2009 è stata il tè caldo con una percentuale del 16,1 %, seguito a ruota dall'acqua confezionata (15,6 %). Vengono poi le bibite gassate (13,3 %), birra (11,4 %), caffè caldo (10,3 %), latte (9,8 %), succhi di frutta e di verdure (4,9 %), concentrati (3,9 %), tè ready to drink (RDT) (2,2 %), vino (1,8 %) e functional drink (1,2 %). Il rimanente 9,5 % è distribuito fra molte varianti di altre bevande diverse.

Un mercato ultradinamico è quello delle acque confezionate che negli ultimi dieci anni sono riuscite a guadagnare un buon 5,4 %. La quota del latte è scesa invece dell'1,2 % Gli addetti ai lavori stimano che il mercato mondiale della birra crescerà dai 1,922 miliardi di ettolitri di oggi a 2,222 nel 2013. Considerando esclusivamente le cifre in ettolitri, la Cina è il paese con il maggior consumo di birra al mondo, seguita da USA, Brasile, Russia, Germania e Messico. Le cinque maggiori multinazionali produttrici di birra nel 2009 hanno coperto il 50% del mercato.

Quanto ai consumi per nazione i Cechi restano campioni del mondo anche se si stima che nel 2009 abbiano consumato circa il 7 % di birra in meno. Nel 2008 invece avevano consumato in media 155 l di birra. Li seguono da vicino gli Austriaci con 106,4 l nel 2009 e i Tedeschi con 104,7 l. In Germania la vendita di birra è diminuita lo scorso anno di circa 2,9 milioni di ettolitri e quindi del 2,8 % scendendo a 100 milioni di ettolitri scarsi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA