La Bcc della Bergamasca:
utile in flessione del 48,4%

«Il rischio sul credito è in peggioramento e sta crescendo l'onda lunga della crisi sulle piccole e medie imprese, il core business della nostra banca». Così Marino Ghilardi, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo della Bergamasca.

«Il rischio sul credito è in peggioramento e sta crescendo l'onda lunga della crisi sulle piccole e medie imprese, il core business della nostra banca». Così Marino Ghilardi, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo della Bergamasca, a margine dell'assemblea degli soci, svoltasi alla Fiera di Bergamo, conferma le difficoltà che stanno incontrando piccoli e medi imprenditori, alle prese con gli effetti di una crisi che in precedenza aveva manifestato segnali nelle grandi imprese.

«Stiamo assistendo a un ritorno negativo dei concordati e dei fallimenti. Ma comunque andiamo avanti nel sostenere l'economia dei territori dove siamo presenti. Nella prima parte di quest'anno, infatti, gli impieghi sono cresciuti dell'1,2% e la raccolta è stata superiore all'1%».

Così l'utile netto di esercizio ha superato di poco i tre milioni, in flessione del 48,4% sul 2009.  L'assemblea dei soci – che in precedenza, in sede straordinaria, aveva avallato modifiche statutarie – ha approvato con soli tre astenuti il bilancio 2010, così come la destinazione dell'utile (un astenuto) a riserve per quasi 2,6 milioni, ai soci per 325mila euro e al fondo beneficienza per 75mila euro.

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