La crisi non rallenta lo sforzo sociale
Dai bergamaschi 82 milioni alla cultura

La crisi non rallenta lo sforzo sociale e anche gli imprenditori bergamaschi sostengono le attività culturali, per un totale in Lombardia di circa 800 milioni. Prima per investimenti risulta Milano, seguita da Brescia e Bergamo con 82 milioni.

La crisi non rallenta lo sforzo sociale e anche gli imprenditori bergamaschi sostengono le attività culturali. Tra i lombardi che promuovono la responsabilità sociale, infatti, quasi uno su cinque (19,4%) sostiene attività culturali per un investimento complessivo pari a circa 800 milioni. Prima per investimenti risulta la provincia di Milano, con circa 271 milioni, seguita da Brescia (106 milioni di euro l'esborso in comportamenti virtuosi) e Bergamo (82 milioni).

Più della metà investe in cultura per una motivazione etica ed ideale, il 10,5% per promuovere l'immagine aziendale e lo sviluppo dell'impresa e il 7,9% per migliorare i rapporti con le istituzioni. E la crisi non riduce l'azione di responsabilità sociale in iniziative culturali. Oltre un imprenditore su due dichiara che è rimasta uguale (60,5%), per circa uno su nove è aumentata (10,5%) e solo il 2,6% dichiara di averla sospesa del tutto durante la crisi.

Emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati del registro imprese e dell'indagine «La responsabilità sociale delle piccole e medie imprese» del 2010, per il convegno di oggi in Camera di commercio sul tema «Partenariato pubblico – privato nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico culturale: finanza, sponsorizzazione, partecipazione».

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