«Il sistema si sta indebolendo»
Gli Ordini contestano le riforme

«Il sistema si sta indebolendo, ma non abbiamo paura delle liberalizzazioni». Si è svolta giovedì 1° marzo, all'Hotel Excelsior, l'edizione bergamasca del Professional Day, la Giornata delle Professioni.

Si è svolta giovedì 1° marzo, all'Hotel Excelsior, l'edizione bergamasca del Professional Day, la Giornata delle Professioni, organizzata a livello nazionale dal Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali (CUP), Professioni Area Tecnica (PAT) e l'Associazione delle Casse di Previdenza dei Professionisti (l'Adepp), per dare voce ai lavoratori e alle istituzioni in un momento storico in cui gli interventi legislativi stanno cercando di riformare, spesso in modo non condiviso ed estemporaneo, il sistema nazionale degli ordini professionali.

A Bergamo il coordinamento dell'evento è stato affidato all'Ordine dei Consulenti del lavoro di Bergamo, in collaborazione con tutti i principali ordini professionali: dottori commercialisti ed esperti contabili, avvocati, notai, architetti, ingegneri, medici, periti industriali, geometri e con la collaborazione dell'Unione provinciale dell'Associazione dei consulenti del lavoro.

La giornata si è declinata in due momenti: dalle 9 fino alle 10.30 sono stati affrontati i temi più sentiti a livello territoriale, con la partecipazione di esponenti politici e rappresentati delle istituzioni, mentre a seguire è iniziato il collegamento multimediale con l'Auditorium della Conciliazione di Roma, dove, in contemporanea con tutte le iniziative locali e in diretta, via satellite e via internet, con ogni sede provinciale, si è svolta la manifestazione nazionale.

Il risultato è stata un'assemblea virtuale di tutti i professionisti italiani, che hanno testimoniato l'importanza delle libere professioni per lo sviluppo del Paese. «La data del 1° marzo lascerà il segno nella storia del mondo degli ordini professionali italiani – ha commentato il Presidente dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Bergamo, Adriana Regonesi -. È stata la dimostrazione di quanto i professionisti bergamaschi siano partecipi nella costruzione di un nuovo sistema, moderno e sempre più vicino alle istanze di una società che cambia ed evolve velocemente. L'iniziativa è nata dal bisogno, sentito in tutta Italia, di un confronto pubblico sulle prospettive di crescita di un Paese, dove lavorano più di 2 milioni di iscritti agli ordini professionali, in un momento storico in cui gli interventi legislativi stanno modificando profondamente il sistema nazionale delle professioni».

«Stiamo assistendo a concreto tentativo di indebolimento del sistema, quando invece è sempre più forte la necessità della presenza dei professionisti in tutti i campi vitali del Paese, a cominciare dalla Pubblica Amministrazione, sempre più inadeguata e in difficoltà rispetto alle dinamiche e ai processi produttivi» ha commentato il presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Bergamo, Alberto Carrara.
Secondo il presidente dell'Ordine degli Avvocati Ermanno Baldassarre, «Il Professional Day è stato un modo, condiviso e unitario, per manifestare il nostro senso di appartenenza ad un comparto dal grande valore sociale, con il coinvolgimento di tutte le componenti del sistema degli ordini, da quello istituzionale, a quello previdenziale, da quello sindacale al giovanile».

«Cerchiamo di svolgere la nostra attività avendo a cuore innanzitutto l'interesse generale - ha dichiarato il presidente dell'Ordine dei Notai Pier Luigi Fausti –. Non temiamo le liberalizzazioni che il nostro paese sta introducendo: siamo sempre stati tra i primi a registrare novità e innovazioni, ma siamo fortemente interessati a mantenere la qualità e l'indipendenza delle professioni, per garantire sicurezza e correttezza delle procedure».

«I professionisti sono pronti a fare la loro parte – ribadisce il presidente dell'Ordine degli Architetti Paolo Belloni – ma è necessario che qualsiasi ente preposto alla riforma in oggetto rinunci agli slogan ed ad un approccio semplicistico, pregiudizievole o demagogico poiché il rischio è quello di indurre il cittadino- cliente in errore e di non intervenire sulla sostanza dei problemi». «La giornata di oggi – aggiunge il presidente dell'Ordine degli Ingegneri Donatella Guzzoni - vuole essere soprattutto un momento per evidenziare la funzione sociale e sussidiaria allo Stato da parte dei professionisti e dei loro organismi rappresentativi. La questione fondamentale, a mio parere, rimane l'identità del nostro ruolo, che rischia di essere avvilita e distorta».

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