La Regione sollecita l'Unione Europea
«No ai tagli dei fondi per l'agricoltura»

«No alla riduzione dei finanziamenti per l'agricoltura; via libera alla costituzione di una macro area alpina; sostegno per ricerca e innovazione». Sono le richieste che la Lombardia avanza all'Unione Europea contenute in una Risoluzione.

«No alla riduzione dei finanziamenti (4 miliardi) per l'agricoltura; via libera alla costituzione di una macro area alpina; sostegno per ricerca e innovazione; più credito per le imprese e occasioni di internazionalizzazione per le piccole medie imprese».

Sono le richieste che la Lombardia avanza all'Unione Europea contenute nella Risoluzione sulla programmazione Comunitaria 2014-2020 approvata dal Consiglio regionale riunito in Sessione Comunitaria con i voti di PdL, Lega Nord, Pd e Udc (Idv e Sel Astenuti).

La Risoluzione evidenzia la necessità di riformare la Politica Agricola Comunitaria (Pac) che così come è formulata vedrebbe Regione Lombardia perdere buona parte del budget, stimato in 4 miliardi di euro, che rappresenta l'85% del totale delle risorse regionali destinate al comparto.

«Una situazione –ha detto il Vice Presidente del Consiglio Carlo Saffioti (PdL)– per noi inaccettabile. La Lombardia non è disposta a rinunciare al sostegno di un settore strategico per la sua economia come il comparto agricolo, che può vantare, grazie a una produzione di alta qualità attenta anche alle tradizioni dei propri territori, su oltre 300 prodotti con marca Igt, Igp e Dop. La nostra Regione sta facendo rete con altre importanti realtà regionali europee come la Catalogna per bloccare la scure dei tagli che rischia di mettere in seria difficoltà coltivazioni lombarde di eccellenza come quella vitivinicola».

Via libera dal Consiglio regionale alla costituzione della macro area alpina, definita da Carlo Saffioti «un ambiente unico dotato di un importante potenziale di crescita per l'Europa per le sue risorse naturali e la sua cultura specifica. La realizzazione della macroregione alpina -ha aggiunto il Vice Presidente del Consiglio regionale- renderà possibile l'attuazione di politiche di sostegno all'economia montana più incisive e mirate rispetto a quelle attuali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA