Treviglio: dall'idea nata di corsa
nove quintali di fragole al giorno

«Nessun progetto se non si è nutrito di un sogno può diventare realtà». Il sogno in questione è la realizzazione di una grande coltivazione di fragole, mirtilli e more. Parola di Renato Gatti, avvocato e vicepresidente della Cassa rurale di Treviglio.

«Nessun progetto se non si è nutrito di un sogno può diventare realtà». Il sogno in questione è la realizzazione di una grande coltivazione di fragole, mirtilli e more. Parola di Renato Gatti, avvocato e vicepresidente della Cassa rurale di Treviglio, che due anni fa, insieme a due amici, ha dato vita all'Azienda Agricola Gpc, acronimo di Gatti, Pedrini (James) e Carioli (Fausto), i cognomi dei tre fondatori.

Quest'ultimo, unico agricoltore dei tre, era proprietario del terreno su cui ora sorge l'azienda di Treviglio: prima coltivato a granturco, ora ospita una serra sovrastata da 3.680 pannelli fotovoltaici. «Siamo stati fortunati, perché ci siamo avvalsi della consulenza di persone competenti (in particolare Stefano Pirrone in qualità di responsabile del settore Ambiente della Cassa rurale di Treviglio), che ci hanno aiutato a creare questa realtà», precisa Gatti.

«Il tutto nel giro di pochi mesi: a maggio 2010 è nata l'idea, in meno di 15 giorni abbiamo dato vita alla società, a giugno avevamo già tutti i permessi e i contratti e a novembre la struttura era ultimata». Perché abbiano deciso di concentrarsi sulle fragole lo spiega Carioli: «Essendo frutti di sottobosco necessitano di un minore irraggiamento solare rispetto ad altre coltivazioni e ben si adattano alla coltivazione in serra».

La primavera è il periodo di boom della produzione, tant'è vero che l'azienda agricola è al suo primo anno di raccolto e già sfiora i 9 quintali di fragole raccolte al giorno.

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