Ubi: si è conclusa la maratona
Firmata l'intesa con i sindacati

Si è conclusa la maratona relativa al problema esuberi in Ubi. I vertici del gruppo bancario e i sindacati hanno raggiunto l'accordo con le garanzie offerte da Ubi: nessun intervento sul contratto integrativo con il ricorso invece a pensionamenti, fondo esuberi e giornate di solidarietà.

Come era stato auspicato, si è conclusa giovedì 29 novembre la maratona relativa al problema esuberi in Ubi. I vertici del gruppo bancario e i sindacati hanno raggiunto l'accordo con le garanzie offerte da Ubi: nessun intervento sul contratto integrativo con il ricorso invece a pensionamenti, fondo esuberi e giornate di solidarietà.

Accordo sì, ma senza la Cgil. Ubi Banca ha chiuso l'intesa sindacale per la riduzione dei costi del personale: gli esuberi sono pari a 650 (da realizzare con prepensionamenti nei primi mesi del 2013), contro i 1.500 annunciati a luglio, ma tra i firmatari spicca l'assenza della Fisac-Cgil.

Il verbale è stato invece siglato da Dircredito, Fabi, Fiba-Cisl, Ugl, Uilca, Sinfub e Unita' sindacale Falcri/Silcea. «Per quanto riguarda la Fisac-Cgil, che non ha siglato l'accordo, comunque valido - si legge in una nota - l'azienda auspica che si possano creare nel futuro prossimo le condizioni di contesto che permettano anche a tale componente di condividere le intese sottoscritte».

Nel dettaglio, l'intesa «contiene una serie di previsioni che contemplano, oltre ad una riduzione di organico (650 unità nei primi mesi del 2013) mediante accesso, prioritariamente su base volontaria, al trattamento pensionistico o al Fondo nazionale di sostegno al reddito, anche un contenimento degli oneri derivanti dalla riduzione delle prestazioni lavorative straordinarie, dai criteri di fruizione dei congedi, nonché dal ricorso a forme di flessibilità e di riduzione/sospensione dell'orario di lavoro in parte finanziate dalle prestazioni del fondo nazionale di sostegno al reddito».

Approvato inoltre un piano «di stabilizzazione contrattuale e di assunzione di personale a favore di 240 giovani in tre anni a partire dal 2013». Gli interventi, spiega il comunicato, hanno «caratteristiche per gran parte strutturali» ma con «un limitato impatto sociale» e consentono «una riduzione del costo del lavoro a regime di circa 100 milioni di euro lordi annui principalmente conseguiti già dal 2013».

Ubi avvicina così già da ora il target di riduzione dei costi annui per 115 milioni a partire dal 2014 annunciato a luglio. Gli oneri una tantum, da contabilizzarsi interamente nel quarto trimestre dell'esercizio in corso, «sono stimati in circa 130 milioni lordi».

Leggi i due comunicati stampa allegati alla notizia

© RIPRODUZIONE RISERVATA