Visco: «A Bankitalia più poteri
di rimuovere i cattivi manager»

«L'Italia non deve abbassare la guardia il definitivo superamento della crisi richiede, ulteriori, prolungati, sforzi». Questo il monito del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, al Forex che alla Fiera di Bergamo ha vissuto la sua seconda giornata.

«L'Italia non deve abbassare la guardia il definitivo superamento della crisi richiede, ulteriori, prolungati, sforzi». Questo il monito del governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, al Forex che alla Fiera di Bergamo ha vissuto la sua seconda giornata.

«L'attenzione degli investitori internazionali continua a concentrarsi sulla capacità di equilibrio dei conti - ha detto Visco -. Il mantenimento dell'equilibrio dei conti pubblici è la precondizione, non l'ostacolo alla crescita».

Per il governatore di Bankitalia «pur con la dovuta attenzione alla necessità di mitigare le conseguenze di natura sociale e distributive i programmi di risanamento devono continuare».

Visco ha parlato anche delle «gravi vicende» che hanno colpito Mps: «Non cambiano le nostre valutazioni sul sistema bancario italiano che è fondamentale sano e con una "esposizione contenuta verso i prodotti della finanza strutturata».

Quanto ai Monti bond da 3,9 miliardi di euro per il Monte dei Paschi di Siena «non sono un salvataggio di una banca in crisi ma un prestito, concesso dallo Stato a un costo particolarmente elevato e crescente nel tempo».

Secondo il governatore «la caduta dell'attività economica potrebbe arrestarsi nel secondo semestre del 2013». Visco ha anche ribadito le ultime stime fornite dall'istituto centrale nelle scorse settimane e contenute nel Bollettino Economico. Visco ha ricordato che «il ritorno sarà a ritmi di crescita modesti e con margini di incertezza elevati».

E ancora per la vicenda Mps. La Banca d'Italia chiede un rafforzamento delle norme per poter «sulla base di fondate evidenze opporsi o rimuovere dall'incarico» i vertici delle banche. «Quando l'intermediario non è in crisi la Banca d'Italia può chiedere gli azionisti di rinnovare il vertice ma non può incidere sulle loro decisioni nè rimuovere un amministratore. Infatti i criteri di onorabilità e professionalità - spiega - sono fissati con normative rigide».

© RIPRODUZIONE RISERVATA