«Ubi vada oltre il provincialismo»
Moltrasio: una lista di alto profilo

Ama molto la musica classica Andrea Moltrasio, candidato presidente del consiglio di sorveglianza di Ubi. I travolgenti e passionali Brahms e Mahler come il rilassante Bach. Ora ascolta molto quest'ultimo. Anche lui sente il clima elettrico creatosi attorno alla partita di Ubi.

Ama molto la musica classica Andrea Moltrasio, candidato presidente del consiglio di sorveglianza di Ubi. I travolgenti e passionali Brahms e Mahler come il rilassante Bach. In questo periodo ascolta molto quest'ultimo. Anche lui, anche se mascherato dal self-control tipico dell'alta borghesia cittadina, sente il clima elettrico creatosi attorno alla partita di Ubi.

Quali delle altre liste teme di più?
«Distinguo, al di là dei contenuti, tra una lista uscita allo scoperto da più tempo e una come quella guidata dal professor Resti che mi sembra più improvvisata, e lo si vede anche dalla sua composizione».

Ma nei contenuti come considera i rivali?
«Resti dice di essere "laico" sull'ipotesi Spa. Ecco, io non lo sono per niente, nel senso che sono per la banca cooperativa. Punto».

Sulla Spa però Jannone ha già obiettato che il gruppo Insieme per Ubi - che ha dato l'appoggio alla sua lista - vede al suo interno dei sostenitori della trasformazione in società per azioni.
«L'appoggio credo sia legato alla qualità della nostra lista. Non si spiega in modo diverso, avendo io dichiarato ormai centinaia di volte la mia assoluta fedeltà al modello cooperativo».

Lo striminzito dividendo non rende felici gli azionisti.
«Il pagamento del dividendo che la banca ha effettuato in questi anni di crisi rappresenta già un grande sforzo e impegno».

Qualche concorrente insiste sul tema della bergamaschità.
«Che a mio avviso va superato perché Ubi è la terza banca italiana. Lo sviluppo delle banche originarie di Bergamo e Brescia passa attraverso il superamento del campanilismo. La nostra lista non è provinciale ma di alto profilo, ponderata e non improvvisata. Il nostro sforzo è di portare in alto nel mondo Bergamo e Brescia, non di metterle l'una contro l'altra».

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