Tenaris, 1° trimestre in calo
L'utile è sceso del 6 per cento

Tenaris ha chiuso il 1° trimestre con vendite nette a 2,67 miliardi di dollari (+2% annuo e -3% sequenziale). L'utile netto nei primi 3 mesi del 2013 è sceso del 6% annuo a 423 milioni, invece migliora del 21% rispetto ai 350 milioni dell'ultimo trimestre 2012.

Tenaris ha chiuso il primo trimestre con vendite nette a 2,67 miliardi di dollari (+2% annuo e -3% sequenziale) e un Ebitda a 699 milioni da 704 di un anno prima (-1%). L'ebitda margin si riduce al 26,1% dal 26,6% del primo trimestre 2012 e dal 26,6% del trimestre precedente.

L'utile netto nei prime tre mesi del 2013 e' sceso del 6% annuo a 423 milioni, invece migliora del 21% rispetto ai 350 milioni dell'ultimo trimestre 2012. Attesa ripresa attivita' nel Nord America entro fine anno.

Il calo del fatturato accusato su base congiunturale sconta il fatto che l'aumento delle vendite dei tubi «octg» in Arabia Saudita e nell'Africa Sub-Sahariana non ha compensato del tutto la flessione registrata dal giro d'affari in Sud America e l'impatto del calo dei prezzi subito da alcuni prodotti nei mercati del Nord America. E' quanto riporta la nota di Tenaris, dove sottolinea il mantenimento dell'Ebitda a un buon livello nonostante il mercato competitivo.

Il cash generato dall'attività operativa è ammontato a 563 milioni di dollari nel corso del primo trimestre, grazie al quale alla fine del periodo la posizione netta di cassa della società è risultata pari a 121 milioni. Per quanto riguarda il resto dell'esercizio Tenaris stima che, dopo il rallentamento delle perforazioni visto negli ultimi tre trimestre nel Nord America, una ripresa di queste attivita entro la fine dell'anno «mentre nel resto del mondo dovrebbe continuare a crescere lentamente, supportata dagli attuali prezzi del petrolio e del gas».

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