Squinzi: intervenire sul lavoro
prima di rivedere la tassa dell'Imu

È piu' importante intervenire sul costo del lavoro che sulla tassazione della casa. Lo sostiene il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il quale, alla domanda se sia piu' importante intervenire sulla tassazione del lavoro piuttosto che sull'Imu ha risposto: «Assolutamente sì».

E' piu' importante intervenire sul costo del lavoro che sulla tassazione della casa. Lo sostiene il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il quale, alla domanda se sia piu' importante intervenire sulla tassazione del lavoro piuttosto che sull'Imu ha risposto: «Assolutamente sì». La proposta di Confindustria di ridurre «del 9% la tassazione del lavoro, attraverso la neutralizzazione del costo del lavoro dal calcolo degli imponibili Irap, è un provvedimento che - ha sottolineato - che deve essere adottato e comunque avrebbe come risultato complessivo quello di ridurre del 9% il costo del lavoro». Squinzi ha parlato a margine del 50° anniversario del Premio Nobel a Giulio Natta.

Squinzi interpellato sul fatto se tutto il dibattito politico attorno all'Imu possa compromettere gli sforzi del governo a favore della crescita ha risposto: «Si tratta di vedere bene le cifre e i numeri. In questo momento, secondo me, le priorità» sono il lavoro e ritrovare la crescita.

«Ci aspettiamo che questo Governo affronti seriamente una revisione della riforma del mercato del lavoro». Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, alla domanda se prevede modifiche alle attuali norme che regolano il mercato del lavoro. Il tutto, ha aggiunto, «dovrebbe essere finalizzato alla creazione di posti di lavoro e anche a salvaguardare i meccanismi di sicurezza sociale, che in questo momento sembrano un po' in pericolo per la mancanza di fondi».

Il numero uno di Confindustria, parlando a margine del cinquantenario del Premio Nobel a Giulio Natta, ha ricordato che «per la verità la riforma Confindustria la chiedeva da un po' e la signora Fornero ci aveva promesso che, dopo un periodo di prova sul campo avrebbe provveduto ad apportare i cambiamenti, che varie vicende non hanno permesso».

«Se non gli mancherà il consenso politico delle parti che hanno formato questo Governo, personalmente sono ottimista che Enrico Letta ce la possa fare». Così Giorgio Squinzi, il presidente di Confindustria, a proposito degli impegni assunti dal nuovo presidente di Consiglio sul fronte della crescita. Il numero uno di Confindustria, parlando a margine del cinquantenario del premio Nobel a Giulio Natta, ha affermato che gli imprenditori incontreranno il nuovo Esecutivo «da questo pomeriggio».

Durante il suo intervento al Politecnico di Milano, Squinzi aveva spiegato che Confindustria incontrerà anche «tutti i ministri che operano nel nostro campo d'azione».

«Sono favorevole a questo Governo, soprattutto al presidente del Consiglio, che lo conosco abbastanza bene, so come la pensa e quale e' la sua sensibilità su questi temi». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a proposito delle promesse fatte da Enrico Letta che non farà tagli di fondi all'università e alla ricerca. Il numero uno di Viale dell'Astronomia parlando a margine del cinquantesimo del premio Nobel a Giulio Natta ha aggiunto: «Sono convinto che non manchera' di agire coerentemente in questa direzione».

«Le ultime statistiche indicano che c'è un peggioramento della disoccupazione, in modo particolare di quella giovanile, ma anche i casi di cronaca che abbiamo visto negli ultimi gironi sono legati molto a persone di età un po' piu' avanzata: quindi e' un problema sociale serio del Paese sul quale dobbiamo impegnarci e intervenire per ritrovare la crescita».

Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, commentando gli ultimi pesanti dati sul mercato del lavoro del nostro Paese. «Sicuramente - ha aggiunto - e' un problema europeo perche' i dati che arrivano dagli Stati Uniti sono di grande positivita' e confermano che l'economia statunitense e' ripartita mentre qui in Europa, per il momento, questo ci manca».

«La decrescita felice, dal mio punto di vista non esiste e non puo' esistere». Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, intervenendo al cinquantesimo anniversario del Premio Nobel a Giulio Natta. E insistendo sull'attuale difficile situazione economica dell'Italia ha affermato «dobbiamo fare un ulteriore sforzo per una mobilitazione generale che miri a ostruire sviluppo e non a distruggere lavoro e occupazione».

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