Una Bergamo più green, come?
Le 5 proposte targate L'Eco Lab

Sono cinque proposte come sempre concrete quelle emerse dal confronto di queste settimane nel blog de L'Eco Lab. Il tema dell'ambiente si prestava di suo a differenti contributi, e va rilevato come i lettori si siano mossi con una certa abilità. Commenta sul blog de L'EcoLab

Sono cinque proposte come sempre concrete quelle emerse dal confronto di queste settimane nel blog de L'Eco Lab. Il tema dell'ambiente si prestava di suo a differenti contributi, e va rilevato come i lettori si siano mossi con una certa abilità tra i vari possibili ambiti di discussione.

Nessuna deriva ambientalista a prescindere, ma molto buon senso: contributi anche frutto della crisi, verrebbe da dire, perché quando si parla di ambiente non si può non parlare dei nostri stili di vita quotidiani.

Taluni deprecabili già in tempi di abbondanza, assolutamente insostenibili e da frenare oggi che le risorse sono sempre più scarse e, in qualche caso, addirittura prossime alla fine. Ma come ogni discussione che si rispetti in materia ambientale, il posto d'onore spetta sempre al verde.

Parchi da ripensare
A Bergamo i parchi ci sono, alcuni anche di dimensioni ragguardevoli (Suardi, Trucca) o comunque ben attrezzati (Galgario, Locatelli): dai partecipanti al forum è giunta la richiesta di aumentare gli spazi verdi soprattutto in centro. E torna a fare capolino una previsione contenuta nel Piano di governo del territorio: la cintura verde (ciclopedonale) a raccordare i parchi esistenti.

In generale al parco viene assegnata una forte funzione sociale, che si vorrebbe ulteriormente rafforzata: il che porta con sé il tema di una maggiore fruibilità, che spazia dalla necessità di controlli ad orari più dilatati d'apertura (anche nelle ore serali), così da consentirne l'utilizzo per manifestazioni ed eventi.

Verde che rimane pubblico anche nella concezione: ovvero cura e manutenzione devono rimanere a carico del pubblico, anche se le sponsorizzazioni non sono viste male. Infine, giudizi molto positivi sono stati espressi sulla diffusione degli orti scolastici e dell'utilizzo delle aree abbandonate o trascurate per finalità agricole.

Il verde è tante cose...
Ma la città verde non è solo parchi: la differenza la possono fare tanti piccoli comportamenti quotidiani. Bere acqua dal rubinetto, incentivare i comportamenti sostenibili con premi e sanzioni, promuovere mercatini del baratto e del riciclo, Gruppi d'acquisto solidali e la condivisione di beni e servizi da parte di comunità, aziende e condomini.

Particolare attenzione è emersa nei confronti del «Last minute market», spazi di vendita di prodotti dell'ultimo minuto: vengono considerati tali quelli con qualche difetto estetico di fabbrica o prossimi alla scadenza, ma ancora commestibili. Spesso le grandi catene li smaltiscono per questi motivi, ma secondo alcune ricerche del settore, oltre il 90 per cento è ancora consumabile senza problemi. In alcune città (come Bologna) sono già partiti progetti strutturati di questo genere: una strada che si propone di seguire anche a Bergamo, insieme ad altre pratiche virtuose, non necessariamente nell'alimentazione. È il caso dell'utilizzo di illuminazione non inquinante e in grado di ridurre sprechi e consumi.

Rifiuti e riciclo
Il recupero dei rifiuti è sempre più problematico nelle città, rispetto ai comuni di dimensioni ridotte. Nonostante questo, Bergamo ha da sempre ottime performances che però, secondo i suoi abitanti, possono essere migliorate, agendo su due versanti: punire chi trasgredisce e premiare chi lavora bene. In molti hanno segnalato una scarsa consapevolezza dell'importanza del riciclo dei rifiuti, chiedendo a gran voce l'intervento del Comune.

Si chiedono quindi sanzioni più rigorose per i furbetti, ma parallelamente incentivi per i comportamenti più virtuosi, consci che l'esempio positivo può essere trainante. Ma la vera sfida è quella di pagare per quanti rifiuti effettivamente si producono, come succede nelle aree più avanzate d'Europa. E Bergamo vuole raccoglierla.

Se l'economia è green
Economia e ambiente devono andare di pari passo, valorizzando i numerosi esempi di responsabilità d'impresa della nostra provincia, al 7° posto in Italia per investimenti in progetti ecosostenibili. Aziende spesso poco note e che non interagiscono tra loro: per valorizzarle si propone un marchio green condiviso.

Turismo, Expo e ambiente
A Bergamo non si può parlare di ambiente senza fare i conti col turismo, anche in vista dell'Expo 2015, che ha nei comportamenti eticamente sostenibili una delle sue ragioni d'essere. Bisogna quindi investire sul trasporto pubblico per favorire spostamenti rapidi e non inquinanti, oltre che sui percorsi ciclopedonali e la mobilità dolce.

E gli spunti non mancano, basti pensare a realtà come il Parco dei Colli, l'Orto botanico o il bellissimo sistema dei percorsi sui colli bergamaschi che si snoda da Città Alta. Tutto da mettere in rete all'insegna di un'ottica green e di una visione responsabile del futuro.

Dino Nikpalj

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