Edilizia, persi 10 mila posti
In 4 anni cancellate 1.200 imprese

Una “Proposta di piano straordinario e strategico per l'edilizia”. E' ciò che Ance Bergamo proporrà oggi pomeriggio all'assemblea associativa, con l'obiettivo di rilanciare un settore colpito duramente dalla crisi.

Una “Proposta di piano straordinario e strategico per l'edilizia”. E' ciò che Ance Bergamo proporrà oggi pomeriggio all'assemblea associativa, con l'obiettivo di rilanciare un settore colpito duramente dalla crisi.

Basti pensare che in quattro anni sono 1.200 le imprese cancellate dalla crisi, per un totale di 10 mila posti di lavoro persi. Il piano in questione si articola su tre livelli: provinciale, regionale e nazionale e passa dalla riqualificazione del patrimonio esistente, dalle opere di difesa e manutenzione del territorio, infrastrutture e turismo, avviando una collaborazione a 360° con enti, istituzioni, associazioni e politica.

Sul piano territoriale fra gli obiettivi c'è la razionalizzazione e sburocratizzazione del sistema pubblico per abbattere le lungaggini burocratiche, appunto; l'incentivazione di progetti a livello locale su iniziative pubblico-private attraverso bandi mirati; il dare corso ai pagamenti arretrati alle imprese; la definizione di un piano di sviluppo del turismo e l'avvio di un fondo immobiliare per l'invenduto, con particolare attenzione al social housing.

E' centrale anche il coinvolgimento di tutto il territorio su Expo 2015. Il presidente di Ance Bergamo, Ottorino Bettineschi, ha ricordato che “ad ogni miliardo investito in edilizia corrisponde la creazione di circa 17 mila posti di lavoro”.

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