
Economia / Bergamo Città
Martedì 04 Giugno 2013
Sartorie, sono 98 in Bergamasca
Straniero il titolare in un caso su 3
Le sartorie artigiane in Bergamasca per quasi un terzo sono gestite da cittadini stranieri: sono immigrati i titolari di 31 esercizi commerciali su 98. Fra i dati che balzano all'occhio anche la bassa presenza di giovani under 30: sono solo il 3,1 %.
Le sartorie artigiane in Bergamasca per quasi un terzo sono gestite da cittadini stranieri: sono immigrati i titolari di 31 esercizi commerciali su 98. Fra i dati che balzano all'occhio anche la bassa presenza di giovani under 30: sono solo il 3,1 %.
In compenso quella del sarto si conferma un'attività soprattutto al femminile: i titolari sono donne nel 73,5 % dei casi.
A Milano i sarti sono soprattutto cinesi e egiziani, il doppio del dato nazionale, 24,4%. Anche a Bergamo troviamo sarti cinesi, ma molti arrivano dall'Est, dall'Albania oppure dalla Russia
I dati emergono da uno studio della Camera di commercio di Milano su dati registro delle imprese al primo trimestre 2013 relativi ai titolari di impresa individuale.
In Italia Roma, Milano e Torino ai primi posti tra le province per numero di ditte che confezionano abiti su misura. Seguono Napoli, Bari e Salerno. I sarti più giovani a Belluno, donne a Gorizia e Sondrio, stranieri a Milano e Brescia.
“Ogni giorno nelle nostre piccole botteghe diffuse - ha dichiarato Marco Accornero, consigliere della Camera di commercio di Milano e segretario generale dell'Unione artigiani di Milano - vengono realizzati dei capolavori, molti richiesti da una esigente clientela internazionale. Questo premio è un incentivo per far continuare questo mestiere ai giovani. Una realtà tipicamente milanese: l'artigiano della moda dei nostri giorni è un imprenditore che contribuisce a identificare e rafforzare il nostro tessuto economico”.
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