Rocca a capo dell'Assolombarda
«Moratoria su riforma Fornero»

Il neo presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, chiede una «moratoria della riforme Fornero». È quanto ha affermato nel suo discorso di insediamento alla guida della più grande associazione territoriale di Confindustria.

Il neo presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, chiede una «moratoria della riforme Fornero, di tutti gli irrigidimenti previsti per l'ingresso sul mercato del lavoro diversi dal tempo indeterminato». È quanto ha affermato nel suo discorso di insediamento alla guida della più grande associazione territoriale di Confindustria.

«È stato comprensibile - ha detto - lo sforzo di voler favorire con la legge Fornero la creazione di posti di lavoro a tempo indeterminato, ma il desiderio di garantire maggiore stabilità e sicurezza si è scontrato con le condizioni di maggiore insicurezza e difficoltà delle imprese e di volatilità dei mercati». Per questo «il risultato è un bilancio negativo» perchè «mirando alla maggior tutela, abbiamo lasciato più giovani per strada» l'obiettivo di Assolombarda invece «in questa difficile transizione italiane è quello di avere più giovani a lavoro nelle imprese, piuttosto che più tutelati in teoria ma a casa di fatto». Da qui la richiesta di una «forte flessibilità in ingresso, incentivando poi il passaggio a contratti a tempo indeterminato, per le aziende che possono permetterselo, con una forte decontribuzione e defiscalizzazione» dopo i tre anni.

L'obiettivo di Assolombarda è «instaurare con le forze sindacali un confronto serio e sereno». È il messaggio lanciato dal neo presidente Gianfelice Rocca nel discorso di insediamento davanti ad una platea di imprenditori, autorità e, tra gli altri, dai segretari generali di Cgil Cisl e Uil di Milano e della Lombardia. Rocca ha poi definito come «un grande passo avanti» l'accordo dello scorso 31 maggio sulla rappresentanza sindacale, che giunge «dopo decenni di dissenso» e che costituisce «una piena convergenza per evitare conflitti inutili e dannosi e per crescer insieme». È un accordo che Assolombarda conta di «utilizzare appieno qui nel nostro territorio, perchè tutte le più rilevanti questioni del lavoro le dobbiamo affrontare insieme dal basso, a partire dalle nostre imprese qui a Milano e in Lombardia» anche attraverso «soluzioni contrattuali innovative che guardino alla competitività globale così come avviene in Germania».

«Uno stato assente e incapace per anni di svolgere il suo ruolo nella negoziazione della tutela ambientale si trasforma ex post in uno stato punitivo, che porta alla chiusura di pezzi fondamentali dell'industria italiana, o in alternativa, alla loro nazionalizzazione di fatto». Con queste parole il neo presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca ha inteso «riferirsi al caso Ilva» nel corso del suo intervento di insediamento all'assemblea generale dell'associazione. «Ciò - ha aggiunto - non avviene in nessun altro paese» per questo «o vi sono risposte istituzionali efficaci. Oppure l'immagine di totale incertezza che l'Italia diffonde di se nel mondo rende proibitivo attirare investimenti esteri e sollecitare quelli italiani».

Il neo presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, punta ad esercitare il suo incarico «in un forte e continuo gioco collettivo che consenta agli imprenditori di coltivare, tutti insieme, passione industriale e impegno civile, traguardi per le nostre imprese e per l'intera società in cui esse operano». Lo ha sottolineato Rocca nel suo discorso di insediamento. «Milano è città ideale per lavorare tutti insieme, forze politiche e sociali, imprese e università» ha aggiunto il presidente di Assolombarda, indicando che «Milano e la Lombardia hanno dimensioni analoghe a Monaco e alla Bavera. Abbiamo le caratteristiche per competere».

«Parlare di una uscita dall'euro è più un atto di populismo che di concretezza ed è molto pericoloso». È quanto sottolinea il neo presidente di Assolombarda, Gianfelice Rocca, nel corso di una conferenza stampa al termine dell'assemblea generale. «Dentro quel vincolo ci possono stare la Lombardia e la Germania» aggiunge Rocca sottolineando che l'uscita dalla moneta «ha conseguenze sociali impressionanti. Io ho vissuto in Argentina e questo lo so».

Ad Expo «dedicheremo un consigliere delegato, nell'ambito della presidenza». Lo ha annunciato il presidente Assolombarda, Gianfelice Rocca, eletto lunedì 10 giugno dall'assemblea generale. «L'Expo può innanzitutto aiutare Milano a capire se stessa» ha aggiunto Rocca sottolineando che «Milano è una grande città europea, una delle più ricche. Ma ha bisogno di capire la sua nuova identità, metropolitana e internazionale, e di ritrovare fiducia in se stessa comunicandola al mondo».(ANSA)

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