Arredamento, il trend resta debole
Si punta a incentivi, design ed estero

Difficoltà di mercato persistenti, con qualche spiraglio positivo legato, da un lato, alla presenza degli incentivi fiscali legati alle ristrutturazioni edilizie e, dall’altro, alla intraprendenza di chi scegli l’estero quale nuovo mercato di sbocco.

Difficoltà di mercato persistenti, con qualche spiraglio positivo legato, da un lato, alla presenza degli incentivi fiscali legati alle ristrutturazioni edilizie e, dall’altro, alla intraprendenza di chi scegli l’estero quale nuovo mercato di sbocco.

Il tutto, condito da un irrobustito ricambio generazionale tra gli operatori del settore. Sono queste le principali tendenze registrate ieri nel «viaggio» tra i mobilieri e gli addetti ai lavori presenti al Salone del Mobile in corso alla Fiera di Bergamo e che oggi vive la sua ultima giornata.

Nel settore dei mobili e dei complementi d’arredo, dicevamo, persistono le difficoltà del 2012, anche se il trend generale nella Bergamasca non ha subito particolari flessioni. «Quest’anno l’andamento resta sulla falsariga del 2012, anche se negli ultimi mesi si è avuta una leggera crescita (fino al 10%) legata soprattutto ai nuovi incentivi fiscali per l’acquisto di mobili correlati alle ristrutturazioni edilizie che fanno ben sperare per l’anno prossimo e che dovrebbero essere riconfermati dalla nuova legge finanziaria», afferma Lorenzo Cereda, presidente del gruppo dei mobilieri di Ascom Bergamo.

Un settore, quello dei mobili, che nel corso degli ultimi anni «ha sofferto la forte crisi del settore immobiliare - continua Cereda -: purtroppo, il mancato acquisto di nuove case e le difficoltà per le giovani coppie di accedere al credito per ottenere un mutuo ha frenato anche il nostro settore ed ha abbassato di almeno un 10% lo scontrino medio di chi acquista. Nonostante questo, il settore non si scoraggia: abbiamo dato vita a nuove politiche puntando decisi sulla proposta di prodotti di qualità a prezzi abbordabili».

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