Art Cosmetics investe 5 milioni per rinnovare il sito di Mozzanica

Sede centrale a Fornovo. L’azienda bergamasca del make up che produce cosmetici per i principali marchi del mondo, nonostante le difficoltà del momento, investe ancora sul territorio orobico.

Art Cosmetics, importante realtà bergamasca del make up che produce cosmetici per i principali marchi del mondo, nonostante le difficoltà del momento, investe ancora sul territorio orobico. Dopo il nuovo quartier generale con funzioni produttive e logistiche entrato in attività nel 2019 a Fornovo, in via Marconi, a fronte di un investimento di 17 milioni di euro, darà il via a breve, con un ulteriore impegno di 5 milioni di euro, all’ammodernamento del suo altro sito di Mozzanica: diventerà un «powder district» ossia un distretto per la produzione di cosmetici in polvere. L’Art Cosmetics, azienda da 600 dipendenti, è specializzata nella produzione di prodotti da trucco e skin care (per la cura della pelle) la cui vendita l’ha portata nel 2022 ad avere un fatturato in aumento del 4% rispetto a quello da 100 milioni di euro del 2019: «Siamo quindi tornati a livello pre Covid – sostiene l’amministratore delegato Francesco Geuna – e ciò è un risultato molto positivo considerando i periodi difficili che abbiamo dovuto attraversare: nel 2020 a causa della pandemia quando le persone pensavano a indossare le mascherine e non certo a truccarsi.

E, poi, fra il 2021 e il 2022 per l’aumento dei costi dei trasporti, delle materie prime dal 50 al 400%, e poi dell’energia: siamo passati da bollette da 70mila a 400mila euro. Tutti aumenti che hanno eroso il nostro margine. Guardiamo comunque avanti e le prospettive per il 2023 sono positive». L’Art Cosmetics non vende direttamente al pubblico ma produce per i grandi marchi del make up ai quali l’azienda di Fornovo propone continuamente nuove formule brevettate per innovativi prodotti di bellezza da immettere sul mercato di cui elabora anche il packaging. Il fatturato del 2022 è stato prodotto per il 40% negli Usa, il 15% in Italia, un altro 40% fra Europa e Medio oriente, la rimanenza in Asia. Quello dell’Art Cosmetics (che nel 2022 ha anche ricevuto la medaglia di platino «Eco Vadis» per l’attenzione all’ambiente e al sociale) è un nome ormai noto nel settore a livello internazionale. Lo dimostrano, oltre al successo commerciale, la sua presenza in tutte le principali fiere del make up del mondo (a New York, Londra, Hong Kong, Singapore, Parigi, Las Vegas).

Fornovo, la visita delle star

E, poi, il fatto che, passata la fase acuta della pandemia, star internazionali del calibro dell’attrice Selena Gomez e della modella Kylie Jenner hanno voluto recarsi personalmente a Fornovo, con tanto di risonanza mediatica, a vedere dal vivo il moderno quartier generale dell’azienda che realizza i prodotti delle linee di trucchi che portano i loro nomi. «Il segreto del nostro successo – spiega Geuna – è l’innovazione formulistica. Il 10% del nostro personale è impegnato nel reparto Ricerca e sviluppo: sono centinaia di migliaia le formule di cui siamo proprietari e ogni anno ne “sforniamo” altre migliaia: i nostri clienti ce ne chiedono continuamente di nuove per stare dietro o lanciare nuovi trend. Quello del make up è un settore molto veloce i cui prodotti hanno un ciclo vita molto corto».

Una visione di lunga prospettiva è invece quella di Art Cosmetics che, in piena pandemia, ha anche acquistato un’area vicino al suo nuovo quartier generale per eventuali sviluppi futuri, a dimostrazione della volontà di continuare a crescere. Una crescita che, dalla fondazione dell’azienda (negli anni ’90 a Caravaggio prima del trasferimento nel 2001 a Mozzanica), ha sempre visto come protagonista la sua unica proprietà, la famiglia bergamasca Origo: «Continuamente – conclude l’amministratore delegato – riceviamo offerte di fondi e private equity che ci propongono operazioni finanziarie. Noi, però, rimaniamo orgogliosamente a totale proprietà unifamiliare».

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