Assegni familiari, modalità tutta on line
ora la richiesta è da inviare all’Inps

Una rivoluzione annunciata, che ora diventa operativa: da questa settimana le domande di assegno per il nucleo familiare dei lavoratori dipendenti di aziende attive del settore privato (non agricolo) devono essere presentate direttamente all’Inps, esclusivamente in modalità telematica.

Lo ha comunicato l’Istituto di previdenza il 22 marzo scorso. Cambia, dunque, la modalità di presentazione delle domande per la prestazione familiare che fino ad ora veniva richiesta dai dipendenti ai propri datori di lavoro utilizzando il modello «Anf/Dip» (SR16). Esonerando quindi l’azienda dal calcolo dell’assegno, l’importo viene ora effettuato senza errori dalle procedure automatizzate.

«Le domande già presentate entro il 31 marzo seguono la vecchia procedura», spiega Rossella Barcella, direttore del Patronato Inca-Cgil di Bergamo. «Quelle nuove potranno essere inviate direttamente dal lavoratore che utilizzerà le proprie credenziali e il Pin rilasciato dall’Inps oppure ci si potrà rivolgere ai vari patronati».

Si potrà prendere visione dell’esito della domanda on line accedendo direttamente alla specifica sezione Consultazione domanda disponibile nell’area riservata. In caso di variazione nella composizione del nucleo familiare, o nel caso in cui si modifichino le condizioni che danno titolo all’aumento dei livelli di reddito familiare, il lavoratore interessato deve presentare, sempre in modalità telematica, una domanda di variazione.

Sulla base degli importi teoricamente spettanti il datore di lavoro dovrà calcolare la somma effettiva in relazione alla tipologia di contratto e alle presenze del lavoratore nel periodo di riferimento, la somma non dovrà eccedere quella indicata dall’Inps. A questo punto il datore di lavoro erogherà in busta paga gli importi e procederà al conguaglio tramite Uniemens secondo le consuete modalità con esclusivo riferimento ai periodi di paga durante i quali il lavoratore è stato alle sue dipendenze.

Se il datore di lavoro è cessato o fallito la prestazione è erogata direttamente dall’Inps e la domanda, secondo quanto previsto dalla circolare n. 136/2014, deve essere presentata tramite il sito www.inps.it, oppure Contact center multicanale, oppure Patronati e intermediari. La domanda per i lavoratori agricoli a tempo indeterminato continuerà invece ad essere presentata al datore di lavoro con il modello cartaceo (Anf/Ddi (SR16).

Il sussidio deve tener conto, infatti, sia del numero dei membri della famiglia sia del reddito familiare complessivo. Le possibili combinazioni (un solo genitore o entrambi i genitori, per numero di figli, con orfani, con persone inabili, con familiari maggiorenni ecc.) danno origine a ben 13 tabelle di importi, pubblicate periodicamente dall’Inps in occasione della rivalutazione annuale e che analizzano fino a 650 condizioni reddituali. L’interessato può seguire l’iter della sua domanda nell’area «Consultazione domanda» del sito Inps.

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