Aste immobiliari: 5.078 nei primi sei mesi
Effetto crisi, Bergamo è seconda in Italia

In crescita del 24% i procedimenti rispetto allo stesso periodo del 2018. In testa i pignoramenti. Tre su 4 degli immobili in vendita per l’impossibilità di pagare il mutuo. Per chi acquista: prezzi giù del 56%.

Il 16 luglio è stata una giornata infuocata non solo per le alte temperature ma anche per l’incredibile numero di aste immobiliari che hanno avuto luogo in Italia: 2.370 lotti. Un numero che costituisce solo la punta dell’iceberg di un fenomeno, quello delle aste, che vede Bergamo come uno dei principali protagonisti, seconda provincia italiana per numero di esecuzioni nel primo semestre 2019. Infatti, i dati presentati da Astasy – società che partecipa dell’azionariato di NPLs RE Solutions (Gruppo Gabetti) – indicano 5.078 lotti per la provincia bergamasca, seconda solo a quella di Milano che ne ha registrati 6.510, pur contando un numero di abitanti triplo rispetto a quello del territorio orobico.

Lo studio di Astasy mostra un incremento delle aste in Italia, nel periodo gennaio-giugno 2019, del 24% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Come è possibile che le aste immobiliari crescano così significativamente anche se ormai pareva superato il problema degli immobili incagliati, per la gran parte rimasti in carico agli istituti di credito?

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