Credito Bg, l’ok degli azionisti
alla fusione nel Banco Popolare

L’Assemblea straordinaria degli azionisti del Credito Bergamasco ha approvato venerdì 25 aprile il progetto di fusione per incorporazione della Banca nel Banco Popolare Società Cooperativa.

L’Assemblea atraordinaria degli azionisti del Credito Bergamasco ha approvato venerdì 25 aprile il progetto di fusione per incorporazione della Banca nel Banco Popolare Società Cooperativa.

Il progetto di fusione era stato approvato dai Consigli di Amministrazione delle due banche lo scorso 26 novembre 2013 e successivamente integrato con determinazioni consiliari assunte in data 17 febbraio 2014: il progetto

così integrato è stato approvato dall’Assemblea straordinaria dei Soci del Banco Popolare riunitasi il 29 marzo 2014. Il rapporto di cambio stabilito prevede l’attribuzione agli azionisti dell’incorporanda di 1,412 azioni ordinarie Banco Popolare

per ogni azione ordinaria Creberg. Come già comunicato al mercato, il valore di liquidazione unitario delle azioni di Creberg eventualmente oggetto di recesso – calcolato in conformità a quanto disposto dall’art. 2437-ter, comma 3, del codice

civile – è stato a suo tempo fissato in euro 12,238. Le informazioni relative alle modalità e ai termini dell’esercizio del diritto di recesso saranno rese note con i modi e nel rispetto dei tempi indicati dalle normative vigenti.

«La fusione del Creberg – preliminarmente sottoposta alle prescritte procedure aggravate ai sensi delle discipline in tema di operazioni tra parti correlate (Consob) e soggetti collegati (Banca d’Italia) – costituisce la parte finale del progetto di semplificazione societaria e amministrativa avviato dal Banco Popolare - si legge in un comunicato stampa - nel corso del 2011 che aveva portato all’integrazione, nello stesso Banco Popolare, delle banche del territorio».

«La conclusione del progetto pone le basi per il pieno manifestarsi dei benefici derivanti dalla riduzione della complessità societaria. A partire dall’apporto positivo recato alla posizione patrimoniale del Gruppo, l’integrazione del Creberg determinerà, tra l’altro, le premesse per la completa razionalizzazione della rete distributiva del Banco Popolare, la riduzione dei costi amministrativi – derivante anche dall’accentramento delle funzioni duplicate – e degli oneri fiscali».

«La fusione, inoltre, permetterà di conservare lo specifico legame del Creberg con il territorio e gli stakeholder di riferimento. La struttura territoriale di tipo divisionale che sarà adottata ad esito del progetto, sull’esempio di quelle realizzate per le banche del territorio, avrà le risorse adeguate per condurre e sviluppare, con il grado necessario di autonomia, le relazioni commerciali, sociali ed economiche con la

comunità di riferimento, in continuità con il ruolo svolto tradizionalmente dal Credito Bergamasco».

La fusione del Creberg nel Banco Popolare, subordinatamente all’adempimento di tutte le formalità di legge previste, avrà efficacia entro il primo semestre del 2014, indicativamente a partire dal 1° giugno 2014.

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