Dopo l’uomo, la moda bimbo
Al Pitti la carica dei bergamaschi

Dopo le collezioni uomo, alla Fortezza da Basso di Firenze arriva, come da tradizione, Pitti Bimbo, al via giovedì 22 gennaio e in programma fino a sabato 24.

La kermesse presenta 445 collezioni, di cui 196 provenienti dall’estero, quasi 7.200 compratori e un mercato sempre internazionale, piattaforma di riferimento per le tendenze delle giovani generazioni.

Con novità anche bergamasche: il lancio del nuovo brand Sarah Jane di Alzano Lombardo e il cambio al vertice per I Pinco Pallino. Conclusa la collaborazione con Gaetano Sallorenzo, ora c’è il fiorentino Giovanni Del Vecchio a tenere le redini dell’azienda con sede a Bagnatica, in una fase delicata dopo l’ammissione al concordato preventivo liquidatorio della società e lo sviluppo del piano d’internazionalizzazione. Tutto questo in mezzo a una collezione sempre sognante e ricercata, dai tessuti preziosi tra ispirazioni animalier e linee romantiche: principesse metropolitane e piccoli collegiali in una commistione di couture e design. Con un’anteprima: la collaborazione di Zhang Ziyi, protagonista di film come «La tigre e il dragone» e «La foresta dei pugnali volanti», che proprio mercoledìi lancia una «capsule collection» (collezione limitata), che ha collaborato a lanciare una linea di abiti da donna e in versione bambina.

Ed è sempre Pinco Pallino a occuparsi della licenza Trussardi Junior, che a Firenze presenza una collezione di grande raffinatezza, con un rimando e ispirazione anche alla nuova collezione Trussardi Jeans.

Immancabile a Firenze, poi, Imelde Bronzieri e il suo MiMiSol, tra modernità e nuovi materiali che convivono: lana e juta, sete con trame grezze, tessuti sfrangiati anche spiegazzati e materiali tattili per look non eccentrici ma quotidiani e pratici. E una novità in ambito Expo che sarà lanciata a fine aprile in Rinascente e nel monomarca di Milano: una capsule collection composta da sette pezzi, il cui segno di riconoscimento e distinzione è il tricolore italiano che compare come accessorio su t-shirt, felpe e abiti. Ma non solo: «MiMi» - bambolina dai capelli a caschetto, mascotte del brand - è stata interpretata in una visione «vegetale» e «arcimboldesca», travestita da carota, pomodorino, peperone ed insalata e replicata a stampa su un tessuto duttile e di ultima generazione come lo scuba.

Duplice veste a Firenze, invece, per Stefano Cavalleri: oltre ai suoi marchi Quis Quis e From the Word, che puntano su collezioni ricercate e ispirate all’arte, lo stilista bergamasco è il direttore creativo della nuova linea bambino di Cesare Paciotti, che sarà lanciata proprio al Pitti, per un look rock e punk che diventa più couture.

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