Edifici costruiti con stampanti 3D
Il cemento del futuro è targato Italcementi

Alla fiera di berlino presentato un innovativo cemento veloce e sostenibile che servirà anche per costruire in pochi giorni edifici con particolari stampanti in 3D.

L’innovazione italiana di Italcementi presenta al mondo delle costruzioni un prodotto che può essere utilizzato per la realizzazione di soluzioni abitative con stampanti 3D. Velocità di realizzazione, flessibilità progettuale e sostenibilità economica e ambientale, sono queste le caratteristiche e i vantaggi del cemento per la stampa 3D printing presentato al Bautec di Berlino, la più importante manifestazione del settore delle costruzioni che si tiene nella capitale tedesca dal 18 al 21 febbraio.

Grazie alla collaborazione con Peri, uno dei maggiori produttori mondiali di casseformi e ponteggi, sarà possibile realizzare abitazioni in pochi giorni e a costi contenuti rispetto ad un’abitazione tradizionale

Peri e Italcementi sono pronte per presentare questa nuova tecnologia per le costruzioni nei mercati del Nord Europa e nel Nord Italia. Nello stand della Peri sarà sistemata, infatti, una stampante 3D che grazie al cemento di Italcementi, realizzerà ogni giorno una stanza di 16 metri quadrati a dimostrazione delle potenzialità di questa soluzione.

Il 3D Printing è stata finora una tecnica applicata solo a materiali come i polimeri, il metallo o l’argilla. Consiste nel depositare strati successivi di materiale sotto controllo computerizzato al fine di realizzare un modello progettato da uno specifico software 3D. Solo negli ultimi anni anche i materiali cementizi sono stati introdotti nel settore del 3D Printing. Italcementi ha iniziato a studiare la tecnologia di stampa 3D nel settore cementizio presso i laboratori di ricerca e innovazione di Bergamo nel 2015. I risultati non mancano: il formulato cementizio che è stato sviluppato, adattabile per le diverse tecnologie di stampa, possiede le caratteristiche necessarie per essere miscelato, trasportato con una pompa da cantiere e posato da una macchina di stampa. Il primo e i successivi strati depositati, autosostenendosi durante il processo di stampa, vengono posizionati uno sopra l’altro (stampa additiva).

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