Gleno, la Cgil dà i nuovi numeri
«A rischio 35 posti di lavoro»

Con una lettera spedita ad inizio maggio la fondazione Carisma, titolare della casa di riposo di via Gleno, ha annunciato ai sindacati la disdetta del contratto di appalto con la cooperativa sociale Monterosso che da anni gestisce il servizio di assistenza di una delle quattro palazzine (residenza D).

La conseguenza diretta è stata quella di mettere a rischio il posto di 35 lavoratori (25 a tempo indeterminato e 3 a tempo determinato, tutti operatori addetti all’assistenza, a cui vanno aggiunti sette infermieri liberi professionisti). «La strategia della Rsa ci sembra chiara: lasciare a casa i vecchi lavoratori, visto che quelli nuovi, grazie alla Legge di Stabilità, fanno risparmiare» hanno detto poco fa Roberto Rossi , Fiorenza Mologni e Leopoldo Chiummo della Fp-Cgil di Bergamo. «Dopo aver ricevuto la lettera di disdetta, è partita una trattativa finalizzata al passaggio di tutto il personale oggi assunto dalla cooperativa Monterosso alla Fondazione Carisma. Questa sin dall’inizio è stata la nostra richiesta, avanzata in coerenza con la posizione tenuta da anni dalla Fp-Cgil per l’intero settore socio-sanitario (RSA, case di cura,…), in merito all’internalizzazione del lavoro che rappresenta il core business del settore e di conseguenza del personale che da anni opera sul settore dell’assistenza. Questa vicenda mette in luce una grande contraddizione: la Legge di Stabilità votata a fine dicembre 2014 conteneva risorse per la decontribuzione finalizzate alla stabilizzazione dei posti di lavoro» continuano i tre sindacalisti.

«Ci troviamo purtroppo a registrare che la sua applicazione, nella più grande casa di riposo della provincia di Bergamo, rischia di produrre circa trentacinque lavoratrici e lavoratori disoccupati. Riteniamo inaccettabile che questa vicenda possa chiudersi in questo modo. La preoccupazione è anche quella che una tale modalità venga contemplata da altre case di riposo».

Nei giorni scorsi si sono tenuti due incontri: uno, il 12 maggio, con la Fondazione Carisma e l’altro, il 20 maggio, con la cooperativa sociale Monterosso, nonché due assemblee a cui hanno partecipato tutti i lavoratori coinvolti. Nella giornata del 27 maggio, la Fp-Cgil ha inviato una richiesta di incontro unitario nella consapevolezza che questa vicenda abbia bisogno di un confronto con tutte le parti coinvolte sedute al tavolo, cioè la Fondazione Carisma, la cooperativa sociale Monterosso e le organizzazioni sindacali.

«Pensiamo che ci siano tutti i presupposti per concludere positivamente questa trattativa, salvaguardando i livelli occupazionali e per questo motivo riteniamo importante tenere aperto qualsiasi spazio per la risoluzione della vertenza - concludono Rossi, Mologni e Chiummo -. «Nell’eventualità le posizioni rimanessero distanti, a tutela dei posti di lavoro, la Fp-Cgil metterà in atto tutte le iniziative utili a tutelare il posto di lavoro del personale coinvolto».

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