Il nostro export cresce ancora
In testa c'è la metalmeccanica

È partito con il piede giusto l'export bergamasco: nel primo trimestre 2012 la crescita anno su anno è del 7,41%, andando ben oltre il dato sia nazionale sia regionale. In Italia, infatti, le vendite oltralpe hanno segnato un dato positivo ma limitato al 5,5%.

È partito con il piede giusto l'export bergamasco: nel primo trimestre 2012 la crescita anno su anno è del 7,41%, andando ben oltre il dato sia nazionale sia regionale. In Italia, infatti, le vendite oltralpe hanno segnato un dato positivo ma limitato al 5,5%. Qualcosa meglio, ma sempre sotto la media fatta segnare dalla nostra provincia, per la Lombardia, che ha visto crescere le esportazioni del 6,3%.

Andando a guardare i valori puri, Bergamo nel corso dei primi tre mesi ha esportato per 3,23 miliardi di euro: oltre 220 milioni di euro in più rispetto ai 3 miliardi e rotti dello stesso periodo del 2011. E se vanno bene le vendite, in contrazione sono le importazioni: 2,06 miliardi il controvalore delle merci provenienti dai quattro angoli del pianeta, in flessione di poco più del 6% rispetto al valore delle importazioni (2,19 miliardi di euro), che si erano registrate nello stesso periodo del 2011.

Alla luce di questi dati, è possibile osservare come la bilancia commerciale (ovvero il saldo tra esportazioni e importazioni) per la nostra provincia sia ampiamente positiva: 1,16 miliardi di attivo, con una crescita addirittura del 43,8% (effetto della «forbice» tra incremento dell'export e riduzione dell'import che è andata allargandosi), che in soldoni vale circa 400 milioni di euro in più.

L'Europa si conferma un vero e proprio mercato domestico allargato: il 73,6% di tutto il nostro export ha per destinazione il Vecchio Continente. Una quota che, nonostante le crescita registrata dell'export, segna una contrazione rispetto al primo trimestre 2011, che all'epoca rappresentava il 74,1% circa di tutto l'export orobico.

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