Italcementi, il ministro Calenda:
«Da rivedere il piano di Heidelberg»

Incontro interlocutorio, ma comunque significativo, quello di lunedì 30 maggio tra i sindacati e il ministro Calenda sulla vicenda Italcementi. Significativo perché il ministro ha ribadito l’importanza di rivedere il Piano industriale presentato da Heidelberg Cement.

Ecco il comunicato dei sindacati. «Quello odierno al Ministero dello Sviluppo Economico tra i rappresentanti di Italcementi e Heidelberg Cement (HC), i sindacati di categoria Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil nazionali e di Bergamo, le Rsu e i vertici dello stesso Mise, alla presenza del neoministro Carlo Calenda e della vice, Teresa Bellanova, è stato un incontro interlocutorio, così descritto dai sindacati: «La nota positiva è sicuramente il rinnovato impegno del Governo nel seguire questa difficile vertenza e nel salvaguardare i livelli occupazionali di Italcementi a seguito dell’acquisizione da parte del gruppo tedesco», riferisce una nota dei segretari nazionali e provinciali di Feneal, Filca, Fillea, e delle Rsu.

«Italcementi ha presentato l’ipotesi di Piano sociale siglato il 20 maggio scorso, che - come abbiamo sottolineato - non ha nulla a che vedere con il Piano industriale, che va assolutamente rivisto. In particolare è necessario incrementare gli organici al Centro di ricerca di prodotto (I.lab), poiché esso diventerà il punto di riferimento mondiale, e prolungare i termini della Cassa integrazione. È necessario, inoltre, che a Bergamo si costituisca un satellite di HC per il centro tecnico (ex CTG), dal quale far partire i tecnici a supporto di tutta l’area del Mediterraneo, e che siano mantenuti inalterati tutti i siti produttivi presenti oggi in Italia, almeno sino al 2020».

«Il ministro Calenda - dicono sempre i sindacati nel comunicato - ha ribadito l’importanza di rivedere il Piano industriale presentato da HC, sollecitando un incontro con la dirigenza tedesca prima della fine del closing, previsto nella prima settimana di luglio, e ha annunciato un’ulteriore disponibilità finanziaria a favore di progetti per lo sviluppo tecnologico ed energetico».

«Il viceministro Bellanova ha affermato che serve tempo per la realizzazione del Piano sociale, e, in risposta alle richieste sindacali, ha ricordato che una Commissione ad hoc si pronuncerà sull’inserimento del Piano industriale nella casistica prevista dalle norme sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali (articolo 42 del decreto legislativo 148/15), mentre si è ancora in attesa che il Governo ne pubblichi il decreto attuativo».

«Infine, concludono i sindacati, la Regione Lombardia ha reso noto di aver presentato un progetto con incentivi per le nuove azioni di sviluppo sul prodotto e sul processo, e quindi a favore dell’attività svolta dal Centro di ricerca di Bergamo».

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