Italcementi, ok l’Opa per Ciments
Pesenti: siamo più forti di prima

Italcementi è arrivata, con le adesioni all'Opa, al 97,4% del capitale di Ciments Francais, pari al 98,4% dei diritti di voto. Il risultato è stato raggiunto con l'acquisto, nella giornata di ieri, di 1.244.918 azioni della controllata francese

Italcementi è arrivata, con le adesioni all'Opa, al 97,4% del capitale di Ciments Francais, pari al 98,4% dei diritti di voto. Il risultato è stato raggiunto con l'acquisto, nella giornata di ieri, di 1.244.918 azioni della controllata francese. Essendo stata superata la soglia del 95% ora scatta lo squeeze out delle azioni residue.

«Siamo soddisfatti e oggi siamo più forti di prima». Così il consigliere delegato di Italcementi, Carlo Pesenti, dopo i risultato ottenuto con le adesioni all'Opa su Ciments Francais. «È il terzo mattone di un'operazione molto complessa portata a termine in un momento di mercato non sempre facile», sottolinea riferendosi al progetto di riorganizzazione che prevedeva la conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, l'aumento di capitale e l'Opa che si chiude domani.

«Tutti gli azionisti avranno un beneficio», aggiunge Pesenti, che - interpellato sulla cedola - ritiene che «mantenendo un pay out stabile potremo avere un miglioramento dei dividendi per gli azionisti». Quanto all'operazione di fusione dei leader mondiali del cemento, la svizzera Holcim e la francese Lafarge, l'imprenditore evidenzia che «potrebbe cambiare le dinamiche di mercato». Per cui, «lavoreremo e ragioneremo in termini strategici per capire se da questa operazione si possono aprire delle opportunità per Italcementi».

Il gruppo bergamasco guarderebbe agli asset che Holcim-Lafarge hanno annunciato di dismettere, con un'attenzione particolare al blocco delle attività nordamericane. «Il Canada potrebbe essere un'area naturale - spiega Mario Fara, braccio destro di Carlo Pesenti -, considerando che Italcementi è già presente nel Paese con una dimensione che ci consente di crescere». Quanto alla quota di Italmobiliare, la holding della famiglia, che è scesa al di sotto del 50% di Italcementi, rimane stabile. «Il 45% - spiega Carlo Pesenti - ci garantisce il controllo ed era la nostra soglia obiettivo. Quindi non scenderemo oltre».

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