La Cisl conferma i 120 mila iscritti
È il 1° sindacato in Bergamasca

Confermato il numero del tesseramento 2010, che pone la struttura orobica ai primi posti in Italia. La Cisl di Bergamo «tiene» anche nell'anno della crisi. Crescono Commercio e Meccanica. Ancora molto richiesti i Servizi.

Un anno, un altro, vissuto pericolosamente: la crisi ha colpito duro nel manifatturiero bergamasco, provocando cali occupazionali preoccupanti. Di ciò, ovviamente, ne risentono anche i dati del tesseramento sindacale. In una situazione grave coma l'attuale, comunque, la Cisl di Bergamo riesce a mantenere il proprio livello di eccellenza, attestando a oltre 120 mila il numero dei propri iscritti, rimanendo perciò il primo sindacato bergamasco e una delle realtà maggiori a livello nazionale.

Un saldo di poco negativo (sei unità di meno), ma con punte di avanzamento ancora interessanti: la FIM sale di circa 120 tesserati, la Fisascat di oltre 300. FAI (agricoli) Scuola e Fps (pubblico impiego) registrano leggeri incrementi, mentre sostanzialmente invariato è il dato dei Pensionati (più 30 soci).

Nell'anno di crisi, invece, aumenta il volume di contatti dei servizi Cisl: oltre 400.000 persone hanno  fatto affidamento alle consulenze e alle prestazioni di Caaf, Vertenze, Sicet, Inas  e Adiconsum, confermando la bontà della rete dei Servizi Cisl nella sede centrale, nelle 20 sedi periferiche e negli oltre cento recapiti sparsi in tutta la Provincia, ai quali vanno aggiunti i 37 uffici della Fnp.

«Una tenuta complessiva in un momento di difficoltà - sottolinea Ferdinando Piccinini, segretario generale della Cisl di Bergamo -: la crisi del manifatturiero si ripercuote anche sulla nostra organizzazione, mentre nel terziario assistiamo a una buona tenuta. L'andamento del 2011 ha ancora garantito un turn over del 30%, portando tra i nostri soci almeno 36.000 nuove adesioni, a dimostrazione della buona salute della nostra organizzazione. Aspetto testimoniato anche dalla straordinaria performance della rete di servizi: la CISL, con la rappresentanza sui luoghi di lavoro e l'appoggio ai cittadini nella sede dei servizi, copre un ruolo importante in campo sociale, assicurando fondamentali tutele e assistenze. Da qui ripartiremo per centrare l'obiettivo del 2012, cioè quello di trovare strade innovative per rilanciare la proposta sindacale nel territorio».

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