La crisi ferma la «Larus»
Pubblicò anche Gorbaciov

Un fallimento doloroso quello della Larus, che da 34 anni entrava nelle case delle famiglie bergamasche soprattutto con i suoi libri per l'infanzia e i testi scolastici, ma che negli anni Novanta aveva conosciuto uno sviluppo importante.

Un fallimento doloroso quello della Edizioni Larus, che da 34 anni entrava nelle case delle famiglie bergamasche soprattutto con i suoi libri per l'infanzia e i testi scolastici, ma che negli anni Novanta aveva conosciuto uno sviluppo importante anche su molti mercati esteri: con il logo del gabbiano (larus appunto, in latino arcaico) erano usciti libri con firme del calibro di Gorbaciov, Di Pietro e Sgarbi.

Problemi di liquidità e la crisi che ha penalizzato pesantemente l'editoria, hanno portato negli ultimi anni a problemi di natura finanziaria fino all'ultimo atto, lo scorso 27 marzo, con il fallimento sancito dal Tribunale di Bergamo: ora la palla passa al curatore fallimentare Luigi Grena, mentre l'esame dello stato passivo è in programma per il 3 luglio.

Nell'attuale sede di Madone (dopo aver avuto per tanti anni la residenza a Bergamo) i dipendenti fanno fatica ad accettare questo verdetto: in queste ore sia l'amministratore Roberto Maggi (figlio di Giovanni, che fondò l'azienda nel 1979) sia il curatore fallimentare stanno cercando strade alternative per non disperdere questo importante patrimonio non solo economico , ma anche culturale e pedagogico.

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