L’offerta di Intesa, Carlo Messina:
«Ubi, nuovo capitolo della nostra storia»

Il Ceo di Intesa Sanpaolo: «Creerà valore per tutti».

L’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca fa ripartire il risiko nel settore bancario. Una mossa a «sorpresa» che «creerà valore per tutti» spiega il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, che agli analisti assicura che la sua banca non ha «nessuna intenzione di aumentare» un prezzo che «ci sembra già equo».

«È un’operazione meravigliosa, abbiamo grandissima fiducia nel management di Intesa Sanpaolo, in quello che ha fatto e in quello che farà» ha detto il presidente dei Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, a margine di un evento a Genova nella mattinata di martedì 18 febbraio, interpellato sull’offerta di Intesa Sanpaolo su Ubi e in particolare se abbia fiducia nel ceo Carlo Messina.

L’operazione è stata accolta positivamente dalla Borsa con il titolo di Intesa, che ha avuto come advisor Mediobanca, che sale 2,4% a 2,6 euro e Ubi (+22,6%) a 4,28 euro. Per ogni 10 azioni di Ubi Banca portate in adesione all’offerta saranno corrisposte 17 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo di nuova emissione, valorizzando quindi Ubi 4,86 miliardi di euro. La cifra corrisponde ad un premio del 27,6% sui valori di Borsa di venerdì 14 febbraio pari a 3,3333 euro. L’operazione apre un «nuovo capitolo della storia di questo gruppo», ha aggiunto Messina.

Dall’operazione nascerà la terza banca europea per capitalizzazione di mercato, che salirà a 48 miliardi di euro, e la settima per ricavi, a quota 21 miliardi, con impieghi per circa 460 miliardi di euro e 1,1 trilioni di euro di risparmio degli italiani in gestione. L’operazione non avrà nessun impatto per gli azionisti a cui Messina assicura un dividendo di 0,2 euro sul 2020, superiore a 0,2 euro sul 2021, con l’impegno, anche nel futuro, a mixare alte cedole e un solido capitale.

«Ubi è la miglior banca di medie dimensioni sia in termini di bilancio che di dedizione all’economia reale e alla sostenibilità, sono una piccola Intesa Sanpaolo - ha detto Messina -. Vogliamo che i due migliori player italiani crescano insieme e creino un leader europeo nel prestito, nel wealth management e nella protezione e nella crescita sociale e inclusiva».

L’offerta, che permetterà a Intesa di superare i 6 miliardi di utile a partire dal 2022, non è «amichevole dal punto di vista tecnico ma non avevamo altro modo per farla», spiega ancora Messina che auspica che il vertice di Ubi - colto di sorpresa da una offerta arrivata nel giorno della presentazione del piano industriale - possa considerarla tale.

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