Mugnaio, arrotino: antichi mestieri
In Bergamasca resistono in 130

Un calzolaio o un corniciaio possiamo ancora sperare di trovarlo, ma arrotini, mugnai, ombrellai, canestrai e spazzacamini sono vere e proprie rarità. Ma in Bergamasca, sommando tutti quelli che fanno mestieri antichi, si arriva a un totale di 130 persone.

Un calzolaio o un corniciaio possiamo ancora sperare di trovarlo, ma arrotini, mugnai, ombrellai, canestrai e spazzacamini sono vere e proprie rarità. Ma in Bergamasca, sommando tutti quelli che fanno mestieri antichi, si arriva a un totale di 130 persone.

Le imprese italiane che svolgono mestieri di una volta sono quasi 9 mila: se Roma, Milano e Torino sono le province dove le arti storiche sopravvivono di più, Bolzano è la terra dei mugnai, mentre a Bergamo e Como si trovano gli ultimi canestrai.

Parliamo dei settori d'impresa e lavori manuali che la modernità ha offuscato ma non cancellato del tutto: calzolai e corniciai sono quelli che hanno dimostrato di poter comunque resistere allo scorrere del tempo e allo sviluppo delle tecnologie (in Italia le attività odierne sono rispettivamente 4.390 e 3.323). Più esiguo è il numero di mugnai (63), canestrai (10) e ombrellai (8) rimasti operativi lungo lo Stivale.

I 381 arrotini e i 274 spazzacamini presenti nel nostro Paese, invece, nella maggior parte dei casi hanno riconvertito l'antica arte incorporandola in più moderne attività di installazione di impianti termici e varia ferramenta.

È per esempio Bologna, a pari merito con la Capitale, la provincia in cui resiste il maggior numero di arrotini (17 attività). La provincia di Caltanissetta raccoglie poi i più antichi calzolai d'Italia: ben 8 tra le prime 10 imprese più remote hanno sede nella provincia siciliana (5 nel solo comune di Mazzarino).

I dati emergono da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese ad agosto 2011.

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