Riorganizzazione telematica dell'Inps
La Cisl: sempre più disagi per gli utenti

La riorganizzazione telematica e l'innovazione tecnologica guardano al futuro, mentre le persone rimpiangono il passato. Lo evidenzia la Cisl dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini. «È aumentata anche la complessità delle procedure per la trattazione delle stesse pratiche».

La riorganizzazione telematica e l'innovazione tecnologica guardano al futuro, mentre le persone rimpiangono il passato. Lo evidenzia la Cisl dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini.

Già dal gennaio del 2010 con le competenze per le pratiche di invalidità civile passate dalle Asl all'Inps con l'utilizzo del canale telematico per l'invio delle domande, il sindacato aveva evidenziato un crescente disagio da parte delle persone, al quale si è aggiunto un pesante allungamento dei tempi della risposta. Da allora la richiesta di assistenza delle persone al patronato Inas Cisl è aumentata in maniera importante per la oggettiva difficoltà dei tanti ad utilizzare il computer.

«È aumentata anche la complessità delle procedure per la trattazione delle stesse pratiche che naturalmente si trasferisce in maggior impegno per le nostre operatrici ed i nostri operatori» dicono i sindacati.
A seguito degli interventi normativi in merito alla riorganizzazione dell'Inps è iniziato - a far data dal primo aprile 2011 - un progressivo utilizzo da parte dell'istituto dello strumento di telematizzazione delle varie domande. Da quella data il processo di invio on line ha riguardato le domande di disoccupazione e di mobilità con una presenza non prevedibile e purtroppo non sempre gestibile rispetto al normale flusso presso l'Inas Cisl.

«Questo processo deciso unilateralmente dall'Inps produce un progressivo svuotamento degli sportelli dell'Istituto - continuano i sindacati -; l'assenza di personale dedicato all'informazione, all'assistenza, alla risposta, alla soluzione delle richieste; un reale disagio agli utenti che non vengono correttamente informati dall'Istituto sulle nuove procedure telematiche; l'allungare le file agli sportelli dei patronati e associazioni, che non sono nelle condizioni, loro malgrado, di rispondere a tutti e per tutto, spesso anche per il “sistema” on line sovraccaricato che va in tilt».

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