Troppa acqua, agricoltura in affanno
Anche i cereali «affogano» nei campi

In agricoltura iniziano a pesare i problemi determinati delle precipitazioni ininterrotte degli ultimi giorni. A causa dell’acqua caduta abbondantemente molti allevamenti si trovano con i «liquami alla gola» a causa della pioggia.

In agricoltura iniziano a pesare i problemi determinati delle precipitazioni ininterrotte degli ultimi giorni. A causa dell’acqua caduta abbondantemente molti allevamenti si trovano con i “liquami alla gola” perché la pioggia ha eccezionalmente riempito le vasche di stoccaggio, che però non possono essere svuotate perché i campi sono ridotti a una poltiglia di fango e ora non sono nella condizione di essere lavorati e concimati in modo naturale.

“Poiché la legge prevede che si non possano spandere i reflui fino al prossimo 28 febbraio – spiega la Coldiretti bergamasca – se le condizione meteorologiche non cambieranno al più presto circa 350 allevamenti della nostra provincia avranno grosse difficoltà sia per quanto riguardo lo smaltimento dei reflui zootecnici sia per la lavorazione del terreno per le future semine. Viste le anomalie climatiche che ormai stabilmente interessando il nostro territorio anche le norme relative allo spandimento dei liquami devono essere più flessibili”.

La Coldiretti Lombardia si è già attivata presso le istituzioni regionali per chiedere un intervento. “Un divieto di spandimento così lo abbiamo solo noi in Italia – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – si tratta di un cappio al collo degli allevamenti perché impedisce di lavorare la terra e di prepararla per le colture primaverili quando ce ne sarebbe più bisogno. Per questo – conclude Prandini – chiediamo l’appoggio della Regione: è necessario che gli assessorati lombardi all’Ambiente e all’Agricoltura si muovano nei confronti del ministero per la cancellazione del divieto”.

“Sono a rischio anche i cereali autunno vernini – evidenzia la Coldiretti bergamasca - ; frumento, segale e triticale sono in fase di sviluppo avanzato per le temperature insolitamente miti che hanno caratterizzato gli ultimi mesi e a causa della pioggia eccessiva ora rischiano di annegare”.

Secondo la Coldiretti bergamasca, vista l’enorme quantità di pioggia caduta, è stata fondamentale l’azione svolta dal Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca. Infatti, nonostante in soli tre giorni del mese di gennaio nelle rogge della territorio bergamasco sia passato un flusso d’acqua pari a quella dell’invaso del lago di Endine, non si sono verificati allagamenti devastanti e tutta l’acqua è stata drenata senza grossi problemi.

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