Una legge a sostegno delle aziende
Via libera a «Impresa Lombardia»

«Impresa Lombardia»: è legge il sostegno a competitività e sviluppo. Subito 20 milioni per sgravi, sburocratizzazione e internazionalizzazione. Approvato all’unanimità il pdl 111 che introduce importanti strumenti a favore del tessuto produttivo.

“Impresa Lombardia: per la libertà d’impresa, il lavoro e la competitività” è il nome del progetto di legge approvato oggi all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia.

Il documento, elaborato nella IV Commissione Attività produttive presieduta da Angelo Ciocca (Lega Nord) e di cui è stato relatore Carlo Malvezzi (NCD), ha ottenuto il sostegno di Forza Italia, NCD, Lega Nord, lista Maroni Presidente, Fratelli d’Italia, Pensionati, PD, Patto Civico e Movimento 5 Stelle.

Il dispositivo modifica la legge regionale 1/2007 (Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia) e prevede una serie di strumenti a sostegno del tessuto produttivo lombardo tra cui l’accordo di competitività, la riduzione di alcune imposte, l’accesso al credito, diverse agevolazioni e semplificazioni, l’introduzione sperimentale della moneta complementare come strumento di compensazione multilaterale locale per lo scambio di beni e servizi.

Con un emendamento dell’assessore Mario Melazzini è stato istituito il marchio “made in Lombardy” per certificare la provenienza regionale di alcuni prodotti.

Approvati anche due ordini del giorno per attuare semplificazione, sburocratizzazione e defiscalizzazione per attenuare il gap di competitività con il Canton Ticino nei territori di confine (primo firmatario Alessandro Fermi, Forza Italia) e per impegnare la Giunta nelle attività sostenibili con il credito di imposta, nel sostegno alla formazione, nella promozione dell’autoimprenditorialità, nella sperimentazione dell’internazionalizzazione, nel finanziamento alle MPMI, nell’accompagnamento all’accesso ai bandi (emendamento condiviso da tutti gli schieramenti in Commissione).

“Questa è la risposta a un grido d’allarme – ha detto in Aula il relatore, Carlo Malvezzi (NCD) – Finalmente la fiducia nelle imprese sostituisce la cultura del sospetto e della repressione, con l’asse del controllo che si sposta dall’impresa ai soggetti certificatori. Tra le novità introduciamo strumenti di compensazione elettronica, creiamo le basi per abbassare le tasse regionali e locali, togliamo rigidità burocratica. Diamo, insomma, sostegno agli imprenditori che sono gli eroi del nostro tempo”.

“In linea con la strada tracciata dal Presidente Maroni introduciamo strumenti coraggiosi – ha detto il Presidente della IV Commissione, Angelo Ciocca (Lega Nord) – per portare i modelli imprenditoriali al passo con i tempi, come avviene con gli accordi di competitività o con gli sgravi sull’Irap: il messaggio che mandiamo al Governo di Roma è che meglio rinunciare a spremere le imprese e preservare l’occupazione. Con questa legge agevoliamo l’export e disincentiviamo l’importazione. Con la moneta complementare fidelizziamo il rapporto tra impresa e fornitori e snelliamo l’accesso al credito. Non dimentichiamo la valorizzazione dei brevetti lombardi che troppo spesso trovano applicazione solo fuori dai nostri confini. Per la semplificazione è importante la comunicazione unica di inizio attività e il fascicolo informatico d’impresa. Ringrazio la Commissione per questo lavoro che è frutto di oltre 40 audizioni con le realtà imprenditoriali e sindacali del territorio”.

“Sosteniamo questa legge – ha detto il Consiglio Segretario della IV Commissione, Enrico Brambilla (PD) – perché si evidenzia che la spina dorsale del tessuto economico lombardo è l’industria manifatturiera che non può essere sostituita da attività di servizio. Forte è il contrasto alla delocalizzazione delle multinazionali che lasciano il territorio dopo averlo sfruttato. Non va, però, dimenticato il tema dell’energia. Non faremo barricate sulla moneta complementare - ha aggiunto - se si tratta di sperimentare l’integrazione di circuiti normali in forme circoscritte. Bene l’odg che impegna la Giunta a sostenere concretamente le imprese nell’accesso ai bandi europei 2014-2020”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA