Addio a Giancarlo Pesce, papà del nostro Simone

Il lutto. A lungo magistrato, si è spento a 81 anni. Il figlio, giornalista alla redazione sportiva: «La storia la sua grande passione».

Aveva fatto della giustizia la propria bussola e la propria professione. Giancarlo Pesce, a lungo magistrato a Bergamo e padre del nostro collega Simone, s’è spento la scorsa notte, all’età di 81 anni, portato via da una malattia.

Genovese di nascita, Giancarlo Pesce è presto diventato bergamasco d’adozione. Dopo il liceo classico e la laurea in Legge nel capoluogo ligure, entra in magistratura nel 1976. È la strada della toga che lo porta in terra orobica: la sua prima nomina, superato il concorso, è infatti quella di pretore a Clusone, dove prende possesso dell’incarico nel 1977. Nella sede dell’alta valle si occupa in particolare di un tema allora pionieristico, le prime cause per infortuni sul lavoro.

Nel 1982 passa alla pretura di Bergamo, e a Palazzo di Giustizia vivrà – attraverso più ruoli – la parentesi più lunga della sua carriera professionale, sempre come magistrato giudicante: dopo la pretura passa al tribunale del lavoro, quindi al Civile, poi nel Penale come giudice delle indagini preliminari, sino all’ultimo ritorno al Civile.

Nel 2000 conclude la sua esperienza in magistratura, ma non l’impegno per la giustizia e per il prossimo: tra il 2005 e il 2010 è infatti il «difensore civico» del Comune di Bergamo, figura di garanzia per il cittadino, aiuto prezioso nel districarsi tra le maglie strette della burocrazia e delle normative, dei reclami e dei disservizi; s’è anche dedicato all’insegnamento dell’italiano a cittadini stranieri.

Giancarlo Pesce lascia la moglie Camilla e due figli: Simone, il figlio maggiore, giornalista della redazione sportiva de L’Eco di Bergamo, e Serena, insegnante di matematica al «Vittorio Emanuele». «Era una persona molto schiva, molto riservata, a cui non piaceva apparire – è il ricordo consegnato dal figlio Simone -. Sapeva gestire molto bene le emozioni, era un uomo molto razionale, con una grande attenzione per l’ascolto. La storia era la sua passione, soprattutto quella contemporanea, ma leggeva molto anche di fantascienza. Era un grande tifoso del Genoa».

La camera ardente di Giancarlo Pesce è allestita nell’abitazione di Curno; i funerali saranno celebrati sabato alle 14,30 nella Chiesa di Ognissanti del cimitero di Bergamo. A Simone e ai familiari le condoglianze de L’Eco di Bergamo.

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