Ancora gare clandestine di moto, in 100 a Zanica: scatta il blitz dei carabinieri - Video

Il fenomeno Dopo i casi di Azzano e Brusaporto di due mesi fa, domenica le corse organizzate tra Zanica e Urgnano. Fuggi fuggi all’arrivo dei carabinieri, che hanno bloccato e denunciato dieci giovani: rischiano fino a 20mila euro di multa.

Ci risiamo. A quasi due mesi dall’episodio di Azzano, dove i motociclisti si erano fatti beffe anche della polizia, intervenuta per interrompere quella che di fatto era una corsa clandestina di moto su strada, e al tentativo – fallito – di bissare il fenomeno la domenica successiva, cambiando «pista» e spostandosi a Brusaporto (dove però le forze dell’ordine avevano stroncato sul nascere la gara), ieri le gare illegali sono tornate in scena.

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Gare clandestine di moto a Zanica

E stavolta gli organizzatori hanno individuato un’altra area industriale, tra Zanica, Comun Nuovo e Urgnano, dove nel primo pomeriggio di ieri si sono radunate diverse decine di ragazzi – un centinaio in tutto – in sella alle loro moto e diversi spettatori. «Corridori» e «pubblico» erano in via XXV Aprile di Zanica, strada che si dirama dalla Cremasca e che compie un circuito chiuso, dove sono presenti esclusivamente aziende, chiuse la domenica e circondate da campi.

Secondo alcuni testimoni sarebbero state almeno duecento le persone presenti alla gara clandestina

L’ideale, dunque – devono aver pensato gli organizzatori –, per allestire una corsa clandestina di moto. La gara è infatti andata avanti per diverse decine di minuti, finché qualcuno, transitato di lì per altri motivi, si è insospettito e ha avvertito le forze dell’ordine. Sono dunque arrivati sul posto i carabinieri con due pattuglie: alla vista delle auto dell’Arma si è registrato il fuggi fuggi tra partecipanti alla gara e spettatori.

Dieci ragazzini in moto sono però stati fermati e identificati dai carabinieri, che si sono piazzati con una pattuglia proprio in via XXV Aprile, nel punto in cui, fino a pochi minuti prima, c’era la partenza della gara. Un’altra pattuglia si è invece posizionata all’altezza di un distributore di carburante sulla vicina Cremasca: un passaggio di fatto obbligato per chi, in sella a una moto, doveva lasciare la zona industriale, essendo quella l’unica strada di accesso e uscita per l’area di via XXV Aprile. I dieci ragazzi sono stati denunciati per aver violato l’articolo 9 ter del Codice della strada, che prevede il «divieto di gareggiare in velocità con veicoli a motore», con sanzioni tra cinque e ventimila euro e la sospensione della patente da uno a tre anni.

A tutti gli effetti si è trattato di una corsa-esibizione clandestina, che si è svolta su una strada pubblica

Di fatto quella andata in scena ieri pomeriggio è stata a tutti gli effetti una corsa-esibizione clandestina, che si è svolta su una strada pubblica – benché isolata e poco frequentata – e senza alcun genere di autorizzazione. Anche nel caso di ieri organizzatori e partecipanti si sarebbero messi d’accordo tramite i social, in primis Tik Tok. Proprio com’era avvenuto domenica 23 gennaio nella zona del «Centro Galassia», tra Azzano San Paolo, Bergamo e Orio al Serio: anche in quel caso erano state avvertite le forze dell’ordine e sul posto era giunta una volante della questura.

Volante che era stata «sfidata» dai giovani motociclisti, che avevano deriso i poliziotti. Alcuni giovani erano stati comunque identificati ed erano scattate multe per circa duemila euro. La domenica successiva, invece, il tentativo di bissare la gara scegliendo un posto diverso – l’area industriale di Brusaporto – era stata interrotta sul nascere proprio dalle forze dell’ordine, che erano intervenute in forze e avevano identificato una trentina di giovani, tra i 15 e i 18 anni, pronti a sfidarsi tra loro in sella alle proprie motociclette, circondati da un pubblico formato soprattutto – ma non solo – da coetanei, richiamati dal tamtam sui social. Ieri, infine, l’ulteriore gara illegale, nella nuova location.

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