Invasione delle truppe russe, sospesi i voli per l’Ucraina anche da Orio al Serio

Sospesi per due settimane i collegamenti delle compagnie aeree Ryanair e Wizz Air. La solidarietà del sindaco Gori alla comunità ucraina che vive a Bergamo.

Cancellati i voli per e da l’Ucraina anche dall’aeroporto di Orio al Serio a causa dello scoppio dell’invasione delle forze russe nel Paese europeo . In particolare è stato sospeso il collegamento della compagnia aerea Ryanair per Kiev a partire da venerdì 25 febbraio. Il collegamento veniva operato quattro volte a settimana. A causa della chiusura dello spazio aereo sulla Moldavia invece è stato cancellato il volo della compagnia HiSky per Chisinau.

Ryanair e Wizz Air hanno sospeso i voli per l’Ucraina almeno per le prossime due settimane . La decisione è stata presa «a causa della chiusura dello spazio aereo ucraino durante la notte (mercoledì 23 febbraio ndr) e dell’evidente invasione delle forze russe», ha affermato Ryanair. «A causa degli eventi in corso in Ucraina e della chiusura dello spazio aereo, Wizz Air deve sospendere temporaneamente tutti i voli da e verso il Paese», ha spiegato anche la compagnia ungherese.

E nella mattinata di oggi anche l’Enac, Ente nazionale per l’aviazione civile ha fatto sapere in una nota che: «Da oggi, 24 febbraio 2022, a seguito della situazione tra la Russia e l’Ucraina, le autorità europee hanno disposto il divieto per l’aviazione civile di sorvolare lo spazio aereo dell’Ucraina e delle zone limitrofe interessate da azioni militari, a tutela della sicurezza (safety) del volo».

Intanto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha espresso la solidarietà della Giunta regionale al Console ucraino a Milano: «Ho sentito questa mattina il Console Ucraino a Milano, Andrii Kartysh, per manifestargli la piena solidarietà della Giunta regionale e dell’intera comunità lombarda».

«Le drammatiche notizie di oggi sulla invasione russa della Ucraina - prosegue il governatore - destano angoscia e preoccupazione. Una escalation militare alle porte dell’Europa che non avremmo mai pensato di vedere dopo quasi ottant’anni di pace e stabilità sul nostro continente».

Grande preoccupazione per quel che riguarda la situazione nel paese Est europeo anche a Bergamo, città nella quale la comunità ucraina conta circa 1500 persone, uno dei più nutriti gruppi stranieri nel capoluogo.

Il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha contattato telefonicamente questa mattina il Console ucraino a Milano Andrij Kartysh, manifestando la vicinanza e l’affetto della città e dell’Amministrazione al popolo ucraino e alle comunità che risiedono in Italia, oltre alla disponibilità a organizzare possibili iniziative ritenute utili alla causa ucraina. Gori ha avuto modo di parlare con il responsabile del gruppo ucraino ortodosso di Bergamo e domani pomeriggio incontrerà una rappresentanza di quello cattolico residente in città. Il Comune provvederà nelle prossime ore a issare la bandiera gialloblu ucraina sulla facciata di Palazzo Frizzoni e ha avviato contatti con le comunità cittadine.

Sabato pomeriggio, inoltre, dalle ore 15, in Largo Porta Nuova, è previsto un presidio, aperto a tutti e organizzato dalla comunità ucraina in collaborazione con il Comune di Bergamo , il coordinamento provinciale bergamasco degli enti locali per la pace e i diritti umani e la Rete per la Pace di Bergamo.

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