«Mamma, ho appena imboccato l’A4». Poi lo schianto: Mattia muore a 23 anni

Seriate Il giovane era alla guida della sua Punto, quando è uscito di strada probabilmente per un colpo di sonno. Tornava da una festa di compleanno a Brescia. Madre e fidanzata gli sono andati incontro, scoprendo l’incidente.

«Ciao mamma, sto arrivando: sono appena entrato in autostrada» . Così aveva risposto l’altra notte Mattia Coter alla mamma Nadia che lo aveva chiamato per sapere se stesse rincasando verso Seriate dopo la serata trascorsa alla cena e successiva festa di compleanno di un collega di lavoro nel Bresciano. Pochi minuti dopo , però, il giovane automobilista – aveva soltanto 23 anni – è stato tradito probabilmente da un colpo di sonno . Ha perso il controllo della sua Fiat Punto e all’altezza di Costa di Mezzate è uscito di strada, schiantandosi a lato della carreggiata dell’autostrada , in quel momento pressoché deserta.

Mattia è stato probabilmente tradito da un colpo di sonno

Erano le 4,11 di ieri mattina: a quell’ora, infatti, è scattato l’allarme della colonnina posizionata nella piazzola di sosta che la Punto fuori controllo di Mattia ha casualmente urtato e demolito, facendo così scattare i soccorsi . Che si sono rivelati purtroppo vani. Uscita di strada, l’auto si è ribaltata e per il ventitreenne (Mattia avrebbe compiuto 24 anni a metà maggio) non c’è stato nulla da fare. All’arrivo i soccorritori pensavano di trovarsi di fronte un automobilista in panne (la colonnina si attiva quando viene pigiato il pulsante d’emergenza ma anche quando viene danneggiata o abbattuta), invece hanno scorto l’auto nel buio accanto alla carreggiata e cercato di soccorrere il ragazzo, ma ormai non c’era più nulla da fare. L’impatto fuori strada è stato particolarmente violento e Mattia è stato sbalzato fuori dall’abitacolo . I soccorritori del 118 – giunti sull’A4 con l’ambulanza e l’automedica – non hanno potuto che constatare la morte sul colpo del ventitreenne.

L’impatto fuori strada è stato violento e Mattia è stato sbalzato fuori dall’abitacolo

Nel contempo la mamma Nadia, assieme alla fidanzata del giovane, Laura, non riuscendo a contattarlo al telefono dopo l’ultima chiamata poco dopo le 3,30, si sono messe in auto e hanno percorso in senso contrario l’A4, fino a quando hanno scorto l’ambulanza sull’altra corsia . Raggiunto il posto, hanno appreso la tragica notizia . L’ipotesi più realistica è quella del colpo di sonno. «Anche perché Mattia non aveva bevuto a cena, come mi hanno detto i presenti – racconta Alessandro Galli, migliore amico di Mattia –. Dovevamo vederci noi, ma prima di cena mi aveva mandato un audio per dirmi che si scusava e che sarebbe andato al compleanno del collega. A un certo punto la mamma lo ha chiamato, anche perché solitamente non tardava mai e l’indomani sarebbe dovuto andare al lavoro. Lui ha risposto che era appena entrato in autostrada: poi non è stato più raggiungibile. Così gli sono andate incontro e hanno scorto l’ambulanza».

Anche la polizia stradale di Seriate non ha dubbi sulle dinamiche dell’incidente, causato da un colpo di sonno o da un malore (anche se quest’ultima ipotesi sembra meno verosimile, visto che Mattia non aveva mai avuto problemi di salute). Soltanto perché previsto per routine, è stato effettuato il prelievo ematico per l’accertamento dell’acolemia. La Procura ha infatti già disposto il nullaosta e la salma è stata restituita ai familiari: mamma Nadia, papà Santino, la sorella Laura e la fidanzata Laura Spreafico. Mattia viveva in via Lazzaretto con la fidanzata e la mamma. Diplomato operatore agricolo all’Ikaros di Grumello del Monte, da ormai diversi anni lavorava alla Comet Srl, ditta di Coccaglio che produce mescole in gomma e silicone, come operaio (ma a breve sarebbe dovuto diventare caporeparto).

I funerali saranno celebrati alle 10 di lunedì, nella parrocchiale di Seriate

Da quasi sei anni era anche pr al «Vog Club» di Seriate . «Anche per questo conosceva davvero tantissime persone e per tutti si dava sempre da fare – racconta ancora Alessandro Galli –: fin da quando ci siamo conosciuti, sui banchi delle superiori, è sempre stato così. Molto altruista: il classico ragazzo che si fa in due e, piuttosto che deludere gli altri, si tirava lui indietro. In tanti gli volevano bene». «Era un bravo ragazzo, non riusciamo a capire come ora possa non esserci più», aggiunge tra le lacrime la sorella Laura.

Il feretro di Mattia è stato composto nella camera ardente allestita alla casa funeraria Vavassori di Seriate , nella sala Acqua, dove ieri è stato un continuo viavai di amici e coetanei. «Ogni tanto ci trovavamo per giocare a calcetto a cinque o a sette – racconta ancora l’amico Alessandro –. Mattia oltre al suo lavoro, al quale teneva molto, aveva questa attività di pr al Vog, il mercoledì, venerdì e sabato sera. E anche lì si impegnava molto, dandosi da fare per tutti e diventando anche un punto di riferimento. È sempre stato così, fin da quando andavamo a scuola».

Nella camera ardente, alle spalle del feretro circondato dai fiori e dagli amici, scorrono tante foto sorridenti di Mattia, i cui funerali saranno celebrati alle 10 di lunedì, nella parrocchiale di Seriate.

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