Il Cre in Seminario, in 400 alla ricerca di un tesoro da scoprire

«SEMINARY CRE». Bambini e ragazzi provenienti da tutta la Diocesi riuniti per una giornata speciale. Il vescovo Beschi: vi auguro di aprirvi alle gioie della vita.

Sono circa 400 i bambini e i ragazzi dei centri ricreativi estivi della Diocesi, che ogni giorno vengono accolti in Seminario per vivere il «Seminary Cre», una giornata speciale sulle tracce di Davide, una nuova proposta pensata nell’ambito dell’animazione vocazionale del Seminario. «L’obiettivo è far conoscere il Seminario minore e in generale la sua proposta formativa – spiega don Mattia Magoni che con don Mattia Tomasoni ha ideato il progetto –. Ai ragazzi chiediamo non solo di pensare a cosa desiderano fare da grandi, ma anche cosa vogliono fare di grande nella loro vita. Desideriamo rilanciare l’idea della vocazione, non perché si formino sacerdoti, ma perché ci si interroghi sul senso della propria vita».

Una caccia al tesoro impegna i ragazzi a scoprire i valori della vita e ad esplorare il Seminario

La storia di Davide e Golia

Venerdì 23 giugno in Seminario minore sono arrivati bambini, ragazzi, animatori e alcuni curati dei Cre di Pedrengo, Loreto, Bruntino e Verdellino e hanno svolto attività seguendo la storia di re Davide e Golia, introdotta da un filmato, in cui un ragazzino di nome Davide, che non sa cosa fare da grande, si confronta con il nonno. Il nipote accetta la sfida dell’anziano che, ispirandosi alla storia biblica, lo invita a scoprire quali sono i sassi che hanno permesso a re Davide di sconfiggere Golia. Cinque sono i sassi, il primo è già nel sacchetto che viene consegnato ad ogni squadra: l’amicizia di Dio. Nel corso della mattinata i ragazzi hanno trovato gli altri: la gioia, l’amicizia fraterna, il dono di sé, la capacità di sognare in grande. Manca solo la fionda che verrà trovata con la caccia al tesoro che conduce ad esplorare i luoghi di tutto il Seminario.

Gli animatori non provengono dal mondo degli oratori ma hanno accolto la proposta fatta loro a scuola. Nelle 4 settimane avranno incontrato 8.000 giovani

Ad organizzare la giornata una squadra di 16 giovani studenti delle classi terze e quarte degli istituti superiori Paleocapa e Majorana, che per un paio di mesi hanno seguito incontri di formazione. «Questi giovani – spiega don Tomasoni – non provengono dal mondo degli oratori, non hanno mai fatto gli animatori del Cre, ma si sono messi a disposizione quando la proposta è stata fatta a scuola». Un servizio volontario che li impegnerà fino al 14 luglio, da lunedì a venerdì dalle 8 alle 17. Ogni giorno incontrano 400 giovanissimi, che saranno 8.000 nell’arco delle 4 settimane.

Il messaggio del vescovo

«Ho deciso insieme ad alcuni miei compagni di classe con cui abbiamo finito il terzo anno al Paleocapa – racconta Riccardo Grassi, 16 anni, di Loreto -. Ci è piaciuta l’idea di trascorrere parte delle vacanze insieme. Io non ho mai fatto l’animatore, ma sono estroverso e socievole. Ci piace far divertire i più piccoli. Ero preoccupato per la gestione di centinaia di persone, ma ho scoperto che siamo bravi nell’organizzazione, sostenendoci». Tra i coordinatori più grandi Elisa Todeschini, 22enne studentessa ed insegnate di religione: «I bambini stanno vivendo con entusiasmo e attraverso il gioco l’esplorazione di un luogo che non conoscono. Mi piace vederli agire in un contesto diverso dalla scuola in cui insegno. E anche nel nostro gruppo che gestisce il Seminary Cre nascono legami positivi».

I ragazzi del Cre hanno iniziato la loro giornata ascoltando un video-messaggio del vescovo Francesco Beschi: ««Il Cre è una grande avventura in cui vivere sentimenti di gioia, allegria, amicizia. Siete alla ricerca di un tesoro da scoprire però dentro di voi, mossi da una parola misteriosa. Vi auguro di avvicinarvi a questo tesoro, aprendovi alle gioie del Cre e della vita».

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