Olimpiade: i Pasini ko nei quarti
ma sempre in lotta con i migliori

Quattro centesimi di rammarico per Fabio, sei per Renato. L'avventura olimpica dei fratelli Pasini nella gara sprint a tecnica classica si ferma ai quarti di finale, ma i due fratelli di Valgoglio possono gonfiare il petto per l'orgoglio: sono stati i migliori italiani in gara e ora possono guardare con speranza alla staffetta di lunedì, quando si gareggerà a tecnica libera e non nel passo alternato che gli azzurri tradizionalmente mal digeriscono.

Mercoledì 17 nella gara individuale i fratelli Pasini hanno fatto fino in fondo il loro dovere, superando le qualificazioni e poi andando a giocarsi il tutto per tutto nei quarti di finale, sfide corpo a corpo in cui solo i primi due hanno la certezza di andare avanti. Nelle qualificazioni sul filo dei centesimi Renato è stato il migliore degli azzurri con il 22° posto a 5"06 dal russo Panzhinskiy, mentre Fabio ha chiuso poco dietro con il 26° tempo a 6"29 dal migliore. Avanti anche Loris Frasnelli (30° e ultimo dei qualificati a 7"21), mentre il quarto azzurro, David Hofer, ha chiuso 39° a 8"32.

Nei quarti di finale il primo a scendere in pista è Fabio nella terza batteria, quella dei mostri sacri norvegesi Northug e Kjoelstad, e del kazaco Poltaranin. Fabio resta incollato ai norvegesi per tutti i tre minuti e rotti della gara in cui cinque contendenti su sei sono uno col fiato sul collo dell'altro nonostante una batteria velocissima. Nel finale Northug e Poltaranin allungano, mentre alle loro spalle Kjoelstad, il russo Devjatiarov e Fabio se la giocano sperando nei ripescaggi (passano alle semifinali i migliori due di ogni batteria, più i due miglior tempi). Fabio non riesce nella rimonta e chiude quinto, a quattro centesimi dal quarto posto di Devjatiarov. La sua è la batteria più veloce e alla fine Kjoelstad e Devjatiarov sono i due ripescati, lasciando Fabio a un passo dalle semifinali.

Poi tocca a Renato in una batteria un po' più tattica in cui le posizioni si delineano nella salita e, purtroppo, proprio prima che la pista si impenni Renato resta chiuso, deve rallentare e quando riparte riesce solo a mettersi in coda ai migliori, ma non ad assicurarsi un posto in prima fila per la volata che vede lo svedese Joensson davanti al finlandese Lassila e all'estone Kummel. Renato è quarto a un secondo da Joensson e a sei centesimi dal secondo posto, quello che porta dritti in semifinale. Mai in gara, invece Frasnelli che nel primo quarto perde subito contatto e chiude ultimo.

La finale è una splendida sfida in famiglia fra i russi Kriukov e Panzhinskiy che staccano tutti e si giocano l'oro al fotofinish, con Kriukov che la spunta. Bronzo per Northug.

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