Percassi: «Tutti uniti per la A»
Doni resta. Serve lo stadio nuovo

Sciarpa nerazzurra al collo e un largo sorriso. Così si è presentato Antonio Percassi nuovo presidente dell'Atalanta al primo incontro con i giornalisti, che – dopo le foto di rito – lo hanno subissato di domande. L'Atalanta punterà sui giovani. Il quadro dirigenziale vedrà in prima fila Fratus, Moioli, Spagnolo, Favini. Doni (“importantissimo per lo spogliatoio, la nostra bandiera”) resterà due anni ancora. Per quanto riguarda l'allenatore la “rosa è ora strettissima”. E per lo stadio nuovo la risposta è stata chiara: "Noi lo vogliamo".

Questi in sintesi i punti focali della conferenza stampa. Percassi ha esordito ringraziando la famiglia Ruggeri per quanto ha fatto per l'Atalanta in questi anni e ha idealmente abbracciato Ivan Ruggeri, la moglie dell'ex Presidente Daniela, i figli Francesca e Alessandro.

"La trattativa è stata lunga e laboriosa - ha detto - ma siamo arrivati alla fine". Ricordando la sua "formidabile esperienza come calciatore nell'Atalanta" - il neo presidente "innamoratissimo di questa squadra e di questa società" non ha fatto mistero di "voler puntare alla serie A".

Percassi ha invece stigmatizzato l'assenza del direttore generale Giacobazzi e del direttore sportivo Osti. "E' una cosa strana, quando ci sono questi momenti bisogna esserci".

Passando alla squadra, un punto di forza dovrà essere rappresentato dal vivaio e in tale contesto spicca il ruolo di Favini. Quando al capitano, Percassi ha detto che Doni è entusiasta del nuovo progetto. "Rimarrà ancora due anni, per noi è la bandiera, il leader, l'uomo spogliatoio. Chi invece non si adatterà alle esigenze della società e della squadra è meglio che se ne vada altrove. Ogni partita sarà per noi una battaglia, dovremo sputare sangue per raggiungere l'obiettivo".

Capitolo stadio: "Stiamo lavorando su una ipotesi che permetta di avere lo stadio, senza debiti societari. Noi vogliamo un gioiello da 20.000 posti. E non ci saranno speculazioni da parte di nessuno".

Infine un appello: "Diamoci una mano, tutti assieme, tifosi, giornalisti e struttura societaria devono rimanere uniti per sostenere l'Atalanta".

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