Il Tir: «Ora penso solo al campo»
Radovanovic vuole stare tra gli 11

«Finalmente la situazione si è sbloccata: da adesso in poi penserò soltanto al campo». Ha ritrovato, quindi, la piena serenità Simone Tiribocchi, il bomber atalantino non così sicuro di rimanere a Bergamo sino a pochi giorni fa per le note difficoltà legate al rinnovo del contratto.

È stato, pertanto, accontentato?
«In parte sì e in parte ho ceduto alle esigenze della società. In ogni caso mi ritengo soddisfatto e a questo punto non vedo l'ora di ricominciare».

Il perdurare del tira e molla ha influito sull'inizio della preparazione al campionato?
«No assolutamente. Qui a Rovetta sto lavorando molto bene al fine di presentarmi ai nastri di partenza del prossimo campionato al meglio della condizione».

Da lei ci si aspetta, come sempre, tanti gol.
«Ci proverò ma l'importante è che a segnare sia l'Atalanta, intesa come gruppo. Per centrare l'obiettivo-promozione, di regola servono 40-45 reti: che siano gli attaccanti o i compagni dai ruoli differenti conta davvero poco».

Un giudizio su Stefano Colantuono?
«L'appellativo di “martello” ritengo che le si addica a pennello. Inoltre, da ottimo allenatore, non trascura puntualmente alcun particolare».

Come va l'intesa con il compagno di reparto Ardemagni?
«Ci stiamo conoscendo e più il tempo passa notiamo con piacere che l'affiatamento migliora in modo adeguato».

In albergo con chi condivide la camera?
«Come l'anno scorso con Peluso, romano come me ma con una marcata differenza: io tifo Roma, lui Lazio. Non è poco, vi sembra?»

E per Ivan Radovanovic, il prossimo sarà il terzo campionato in nerazzurro . Il ventunenne centrocampista serbo ha le idee chiare: «Ce lo metterò tutta – ha precisato – per trovare il più spazio possibile in squadra. Al riguardo mi sto allenando, qui nel ritiro di Rovetta, con grande intensità mettendo a frutto i preziosi consigli di mister Colantuono. Insomma, intendo conquistare la maglia ad ogni costo». Quanto alle sue caratteristiche tecniche, ha detto «In mezzo al rettangolo di gioco mi piace essere aggressivo: in tal modo oltre a fornire un adeguato contributo alla squadra sono nella condizione di creare certe difficoltà agli avversari di turno».

Anche per Radovanovic, al di là delle ambizioni personali, da privilegiare è l'obiettivo legato all'immediata risalita nella massima categoria. «L'impegno da parte di tutti noi è quello di non fallire l'operazione-serie A. I presupposti, almeno sulla carta, non difettano anche se siamo oltremodo consapevoli delle difficoltà che, puntualmente, riserva il torneo cadetto. Assai importante sarà cominciare bene».
Arturo Zambaldo

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