Albinoleffe fanalino di coda
Garlini: «Ora agonismo totale»

Fanalino di coda della cadetteria, l'Albinoleffe ha un bilancio negativo e inaspettato alla vigilia del campionato.


Fanalino di coda della cadetteria, figlio di un solo punto conquistato all'esordio in quel di Trieste (1-1 il risultato) e delle sconfitte contro Livorno (3-0 a Bergamo) e di domenica ad Ascoli (2-0) contro l'undici dell'ex Elio Gustinetti. Un bilancio, quello dell'Albinoleffe (ottava presenza consecutiva in cadetteria) certamente negativo e non annunciato alla vigilia del campionato. Adesso il calendario parla di due sfide casalinghe, la prima sabato con la squadra seriana opposta alla galoppante Varese (attenzione, guarda caso, a bomber Cellini) e la settimana successiva, avversaria di turno il Crotone.

Compito di mettere la faccia alla ripresa degli allenamenti, dopo la sconfitta marchigiana, spetta a Ruben Garlini, il combattente difensore del team di Emiliano Mondonico, con alle spalle oltre due lustri di permanenza alla «celeste». «Purtroppo subiamo troppi gol – precisa Garlini – e soprattutto in B chi riesce a evitarli prende punti. La trasferta di Ascoli ci deve insegnare parecchio: guai ripetere nel prossimo futuro certi errori». Garlini, poi, nell'addentrarsi nel match di Ascoli aggiunge: «Il rammarico è maggiore se si pensa alle non poche occasioni da rete create segno evidente che la squadra locale non ci ha, come si suol dire, messo sotto. A mio avviso si sarebbe perfino potuto pareggiare, invece, eccoci qui con un pugno di mosche in mano».

A questo punto il condottiero per eccellenza di tantissime battaglie vissute, ribadiamo con la casacca del presidente Andreoletti, sposta l'argomento sulla gara con i varesini di mister Sannino che, come si sa, espugnarono alla prima giornata il campo del Torino e imposero successivamente lo 0-0 all'Atalanta: «Per noi la parola d'ordine non può che essere quella di riprendersi rigorosamente. La cosa sarà possibile soltanto se il nostro impegno agonistico sarà totale. Nonostante non si usufruisca di un fattore campo di spessore ricordo a tutti che di regola ci si salva tra le mura amiche».

Arturo Zambaldo

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