Atletica, Giovanni Gualdi
si ferma a 2 minuti dal podio

Essendoci di mezzo la più classica delle maratone il bilancio non poteva che essere accompagnato dal più proverbiale dei dilemmi: ma per Giovanni Gualdi, il 5° posto fra i Militari e l'11° assoluto, sa di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?

Essendoci di mezzo la più classica delle maratone (ovvero quella di Atene, per di più 2.500 anni esatti dopo Filippide) il bilancio conclusivo non poteva che essere accompagnato dal più proverbiale dei dilemmi: ma per Giovanni Gualdi, il quinto posto fra i Militari (di cui si assegnavano i titoli mondiali di specialità) e l'undicesimo assoluto, sa di bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Dipende, appunto, dalla prospettiva da cui si osserva la sua gara. Ragioniamo di pancia: alla terza maratona della carriera, su un percorso fra i più ostici al mondo, il 30enne di Piario è riuscito a dare del filo da torcere ad atleti di maggior esperienza internazionale, accumulando sensazioni (le prime due maratone le aveva vinte in solitario…) utilissime per il proseguo della carriera.

Facciamolo con numeri e raffronti: il 2h18'53" del portacolori delle Fiamme Gialle è piuttosto lontano dal suo personale (2h13'39"). E se è vero che quella ellenica è gara che di regola poco si presta a performance cronometriche di un certo tipo, lo è altrettanto che esistono delle eccezioni: ieri, una, è stata rappresentata dell'italiano Francesco Bona, sesto assoluto e bronzo militare con l'Aeronautica, grazie a un sorprendente 2h16'49". Morale: certamente ora Bona contende a Gualdi il titolo di «uomo nuovo» della maratona italiana, quasi sicuramente ieri Gualdi (curriculum che parla di parecchi gettoni di presenza in azzurro nelle corse campestri) qualcosa in più poteva fare.

Ma di sicuro per il bergamasco non ha avuto eguali l'emozione dell'arrivo nel Panatinako, lo stesso stadio che nel 2004 celebrò il trionfo olimpico di Stefano Baldini: roba da raccontare al ritorno alla piccola Aurora (sette mesi) e alla compagna Alice, di cui a breve giro di pista diventerà marito. Ieri altri motivi per festeggiare li hanno avuti invece i keniani Bett (2h12'40"), Kipkorir (2h14'04") e Kimutai(2h15'21"), lì a confezionare la più scontata delle triplette, con il polacco Szost (2h15'28") quarto assoluto e migliore dei militari (2h18'53"). A completare il quadro degli italiani i discreti piazzamenti di Pasquale Rutigliano e Luigi La Bella (entrambi dell'Esercito) giunti rispettivamente 22° e 23°. Fra le donne s'è invece imposta la lituana Drazdaukaite (2h31'06") davanti alla russa Glok ed all'ucraina Stanko.

Luca Persico

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