«Doni in forse, ma non cambio modulo»
Il mister: Triestina col dente avvelenato

«Doni resta in dubbio e valuteremo il da farsi dopo la rifinitura di venerdì. Stessa cosa per Bellini, Manfredini è tra i convocati». Con queste parole mister Colantuono si prepara per affrontare la Triestina.

Sarà un'Atalanta incerottata quella che scenderà in campo venerdì 5 novembre al Nereo Rocco di Trieste per l'anticipo della 13esima giornata di campionato contro la squadra di casa. CristianoDoni e Gianpaolo Bellini sono ancora in forse: mister Stefano Colantuono continuerà con il 4-3-1-2, anche se il capitano nerazzurro non dovesse farcela.

«Doni sarà convocato, ma valuteremo le sue condizioni negli allenamenti restanti. Manfredini sarà del gruppo perché siamo in emergenza, dato che stavolta mancherà anche Peluso per squalifica. Bellini sarà dei nostri, ma anche per lui ci prendiamo ancora 24 ore per decidere».

In caso di forfait di capitan Doni, l'allenatore di Azio non sembra sbilanciarsi sul suo sostituto. «Non cambieremo sicuramente modulo e in caso di forfait del capitano non è detto che sia Bonaventura il suo sostituto. Dipenderà da molti fattori. Ferreira Pinto è rientrato in gruppo in anticipo e conto di recuperarlo a breve, anche se non è ancora pronto per la gara, mentre Talamonti sta lavorando ancora a parte».

Per cautelarsi, visti i numerosi infortuni nel reparto arretrato, la dirigenza atalantina è corsa ai ripari e da settimana prossima dovrebbe essere messo sotto contrato il difensore ex Triestina, Palermo, Cagliari, Sampdoria e Vicenza, Michele Ferri, svincolato. «Ferri volevo vederlo all'opera in un'intera settimana d'allenamenti. Il giocatore è valido. Aspettiamo questa partita e credo che in linea di massima poi sarà uno di noi».

Il mister atalantino descrive così l'avversario alabardato, reduce da un periodo poco brillante, con tre sconfitte consecutive. «Una squadra con giocatori validi, che sta in un momento di difficoltà e scenderà in campo con il dente avvelenato. Saranno motivati a rifarsi: sono stati anche sfortunati sia con il Frosinone che con il Varese. Di Trieste ricordo una bella curva che ha sempre caricato la squadra e che si farà sentire, anche se sono in difficoltà».

Per l'Atalanta sarà la prima partita in trasferta dopo Piacenza: quel secondo tempo, secondo il mister romano, non dovrà più essere riproposto, altrimenti saranno guai. «Ai miei ragazzi ho poco da rimproverare in questo momento. Dobbiamo solo ricordare che quello che è successo a Piacenza non deve più accadere, altrimenti perdi, anche se incontri una squadra di categoria inferiore. E' ancora fresco quel ricordo: in Serie B non puoi permetterti di snobbare nessuno. Se l'Atalanta ha capito bene quello che è successo potrà fare la sua partita. E' un test importante per dare continuità al nostro lavoro e che ci potrà permettere di lavorare meglio. Quel secondo tempo deve essere indicativo per tante cose e i ragazzi questo lo sanno bene».

Dopo la settimana tranquilla passata dopo il roboante successo scaccia crisi con il Padova, l'allenatore atalantino invita tutto l'ambiente ad avere più pazienza: ora la squadra dovrà però trovare maggior continuità, altrimenti si rischierebbe di tornare indietro di due settimane.

«Sono stati detti tanti giudizi inesatti. Abbiamo sbagliato e siamo stati i primi a chiedere scusa, ma la cosa si è ingigantita in maniera esasperata, come succede spesso. Bastava vincere a Piacenza per essere secondi staccando il Siena e sarebbe stato tutto nella norma. Sono più contento che abbia vinto il Sassuolo, è normale. Ci poteva stare una loro vittoria, per il semplice fatto che questo campionato sarà incerto fino alla fine. Basta guardare quello che è successo tra Milan e Real Madrid: le partite possono ribaltarsi nell'arco di pochi minuti. Osservando la classifica, l'unica anomalia è questa partenza sprint del Novara, che sta andando davvero bene. I campionati si vincono più avanti, mantenendo un equilibrio giusto nelle cose: a volte qua non succede».

I colpi più importanti in ottica futura dell'ultimo mercato estivo, Ardemagni e Pettinari, sono relegati in panchina da diverse giornate.

«Quest' anno abbiamo la priorità di vincere il campionato - conclude Colantuono - Se li abbiamo presi significa che vogliamo vincere anche grazie a loro. Nel corso di una stagione passi momenti positivi e non e questi vanno accettati. Ora la squadra sta facendo discretamente bene e andiamo avanti su questa strada. Nessuno li sta bocciando, perché anche ai grandi campioni tocca la panchina. Se vuoi una rosa importante devi per forza fare i conti con questo problema: bisogna sempre farsi trovare pronti».

Simone Masper

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