Consigli: «È tutta colpa nostra
Dobbiamo trovare le motivazioni»

Non è tra i più alti il morale del portiere atalantino Andrea Consigli, che si presenta in sala stampa ancora abbattuto per la prestazione offerta dalla squadra contro il Livorno. «Brutta partita, brutta sconfitta», commenta il portiere.

Non è tra i più alti il morale del portiere atalantino Andrea Consigli, che si presenta in sala stampa ancora abbattuto per la prestazione offerta dalla squadra contro il Livorno. «Brutta partita, brutta sconfitta - esordisce l'estremo difensore atalantino -. A volte non si trovano le parole per tirare fuori questo malessere. Possono essere diversi i motivi di questi alti e bassi, ma non ci sono giustificazioni. Avevamo approcciato bene, dominando per 25': non si può cambiare così dopo un episodio sfavorevole. Sinceramente sul primo gol ero coperto e Pagano non l'avevo visto: pensavo all'autogol».

Quando si parla di mancata reazione la voce di Consigli si fa più intensa, come a voler sottolineare che proprio quello è il problema odierno della squadra bergamasca: per il giovane atalantino le colpe sono solo dei giocatori. «È impossibile che una partita approcciata a quella maniera possa trasformarsi così. Non siamo stati capaci di reagire dopo la rete subita: abbiamo accelerato i tempi, ma di concreto non abbiamo fatto niente, così non va bene».

«La squadra forte deve saper ribaltare il match e fino a questo momento non l'abbiamo mai fatto. La responsabilità è solo nostra, non del mister, che ci prepara bene e studia con attenzione l'avversario: quando non riusciamo a esprimerci la colpa è solo nostra. Dopo un gol come quello di Pagano sono i giocatori che devono reagire».

Nella trasferta contro il Portogruaro l'Atalanta è attesa da un match particolare, contro una squadra in crisi, che ha vissuto una favola con la promozione in B ed è composta da un buon numero di ex giovani atalantini. «Il Portogruaro è in un momento poco felice, ma è inutile stare a parlare di vantaggi o svantaggi, perché abbiamo già visto su altri campi come partite ritenute facili si siano trasformate in trappole, come a Piacenza».

«Non dobbiamo mai mollare un attimo, perché sono campi dai quali si può tornare con i tre punti. Dobbiamo andare là per vincere, perché abbiamo una qualità tale per cui quello è l'unico risultato possibile. Possiamo concludere l'andata al meglio, ricordandoci che fino a questo punto abbiamo già regalato troppo».

La situazione che sta vivendo la società guidata da Antonio Percassi è alquanto originale e nuova: abituata alla serie A, la squadra nerazzurra si è dovuta confrontare con un campionato diverso, provvista di giocatori di qualità, ma che ancora non riescono ad esprimersi sui loro livelli standard.

«Siamo in B per demeriti nostri ed è giusto - conclude Consigli -. Dobbiamo pensare di avere di fronte ogni domenica una grande della massima serie: bisogna saper trovare le motivazioni. In serie A si possono mettere in preventivo delle sconfitte, mentre quest'anno siamo obbligati a vincere sempre. Fino a questo punto il mio rammarico è il secondo gol di Pagano, era ravvicinato, ma non dovevo cadere subito, mentre la parata più bella è stata quella di Empoli su Coralli».

Simone Masper

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