Tiribocchi: «Mi farò perdonare»
Chi vince il derby? Vota anche tu

Riecco il Tir, che ha fame di gol e di vittorie. L'ultima sua rete risale alla partita con il Crotone e anche allora rientrava da una squalifica. «Voglio farmi perdonare per l'espulsione con il Livorno e il modo migliore è segnare e giocare bene il derby».

Riecco il Tir, che ha fame di gol e di vittorie. L'ultima sua rete risale alla partita con il Crotone e anche allora rientrava da una squalifica. «Voglio farmi perdonare per l'espulsione con il Livorno e il modo migliore è segnare e fare una grande prestazione nel derby. Rientro molto carico. Non troppo però, se no va a finire come l'ultima volta. Ma ho una gran voglia di tornare in pista».

Magari anche per dare un segnale, visto che il mercato riaprirà i battenti tra meno di un mese e come possibili rinforzi per l'Atalanta da tempo si parla anche dell'arrivo di una punta, Antenucci o Cacia per esempio.

Ma c'è bisogno di un'altra punta? Il Tir non accampa scuse. «Dato che se ne parla, evidentemente ce ne è bisogno. E mi sento chiamato in causa anch'io. Probabilmente finora non abbiamo fatto abbastanza per meritarci una conferma o evitare l'arrivo di un altro attaccante. Si vede una squadra che produce tanto ma segna poco. Noi ci impegniamo, ma sappiamo che siamo continuamente sotto osservazione. Dispiace, ma per il bene dell'Atalanta se serve una punta è giusto che arrivi».

Da Ardemagni, Ceravolo, Doni, Ruopolo e il Tir sono arrivati in tutto 17 gol. «Siamo sotto le aspettative. Non ci possiamo nascondere - continua il Tir -, per l'attacco parlano i numeri e i nostri numeri non sono da squadra seconda o terza in classifica. Questo dato ce l'abbiamo sul groppone, ma abbiamo ancora delle partite per cercare di incrementare il nostro bottino».

Quando non si segna i motivi sono tanti, difficile scegliere quello che prevale. «Ci sono state tante situazioni, penso anche ai legni colpiti che potevano aumentare il nostro rendimento. Io parlo di me stesso: sfortuna, ma anche tanti errori. Poi si sa che l'attaccante vive di momenti: magari arriverà il periodo in cui ogni palla toccata è un gol, magari nel ritorno ci sbloccheremo. Ma è chiaro che dobbiamo essere più cattivi e segnare più gol».

Nel mirino ora c'è l'AlbinoLeffe. Il Tir l'ha già colpito nel 2007/'08, stagione della promozione in A col Lecce e dei 19 gol in B, suo primato personale. «Doppietta all'andata e gol nel 4-0 del ritorno a Bergamo. Mi ricordo soprattutto il secondo gol nella prima partita, un bel tiro da fuori area. E c'era Marchetti in porta. Erano sfide molto belle perché l'AlbinoLeffe quell'anno lottava per salire. Poi li abbiamo battuti anche nella finale dei playoff. L'AlbinoLeffe è una squadra rognosa, attraversa un ottimo periodo di forma, come dimostrano gli ultimi risultati, e vorrà fare bella figura contro di noi».

Ma, AlbinoLeffe o no, l'obiettivo è uno solo: «Arrivare a Natale con 39 punti - continua Tiribocchi -. Dobbiamo vincere le ultime due partite e chiudere bene l'anno. Ma prima giochiamole, poi parliamo di questa quota. Certo, chiudere a 39 punti sarebbe un ottimo risultato. Potevamo fare meglio, ma ci sono squadre reduci da una retrocessione che hanno fatto peggio».

Il Tir vuole mantenere un ritmo alto anche per dare una spallata alle inseguitrici. L'idea di mettere tra la terza e la quarta nove punti, così da evitare i playoff, non è poi così peregrina. «Nella storia della serie B è successo solo una volta e c'erano Juve, Napoli e Genoa. Anche quest'anno però le tre davanti stanno mantenendo un ritmo decisamente alto e dietro le inseguitrici si tolgono punti a vicenda. C'è la possibilità di evitare i playoff, ma l'importante è che noi continuiamo a stare attaccati a Novara e Siena».

Guido Maconi

© RIPRODUZIONE RISERVATA