Colantuono: «Macchè colpo di scena
Con Percassi stavamo solo trattando»

Mister, è finita con un colpo di scena: Colantuono allenatore dell'Atalanta.
«Ma no, non è un colpo di scena. Lo sapete bene che io chiedevo questo prolungamento da più di un mese... Perché sorpresa?»

Mister, è finita con un colpo di scena: Colantuono allenatore dell'Atalanta.
«Ma no, non è un colpo di scena. Lo sapete bene che io chiedevo questo prolungamento da più di un mese... Perché sorpresa?»

Il rapporto sembrava deteriorato. Non lo può negare.
«Diciamo che si stava trattando. Io chiedevo certezze, il presidente voleva trattare. Ma abbiamo trovato l'accordo e io sono felicissimo per questo».

Dobbiamo essere chiari: quanto ha inciso, sulla sua scelta, la nuova situazione che si è venuta a creare?
«La vicenda delle scommesse? No, per quanto mi riguarda non ha inciso in alcun modo. Io avevo fatto delle richieste precise prima, quelle stesse identiche richieste ho ribadito adesso. E la società ha deciso di soddisfarle. Niente è cambiato per me».

E per la società cos'è cambiato?
«Lo dovete chiedere a loro. Ma non credo che sia questo il punto. Sia io che la società siamo molto fiduciosi, convinti che tutto finirà senza conseguenze».

Quindi lei si prepara a giocare il campionato di serie A?
«Io mi preparo ad allenare l'Atalanta che ha strameritato sul campo la conquista della serie A. Del resto è inutile parlare».

Parliamo della squadra.
«L'ho fatto con il presidente e lo staff, siamo in sintonia...».

Le caratteristiche dell'Atalanta di Colantuono in serie A?
«Penso a quella dei 50 punti. Quindi grandissima cattiveria agonistica, ritmo, aggressività, voglia di lottare. E fisicità».

Leggi l'intervista di Pietro Serina a Colantuono su L'Eco in edicola sabato 4 giugno

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